L’arte di Michelangelo Pistoletto continua a non avere confini: da venerdì il maestro biellese sarà protagonista di numerosi appuntamenti che porteranno l’artista fino a New York. Si parte domani alla galleria Luhring Augustine, dove, dalle 18 alle 20, verrà inaugurata la mostra “Scaffali”, che segna la sua quarta personale nel sito in questione. La seconda delle altre tappe – tutte nel contesto della mostra – sarà al Magazzino Italian Art, dove, sabato alle 12.30, si terrà una performance di Pistoletto con la Sfera di giornali, 1967-2017. Il terzo appuntamento è in programma per lunedì 6 novembre alle 13, quando alla National Gallery of Art il maestro biellese avrà in programma una conversazione con il curatore James Meyer. Il ciclo di iniziative si chiuderà martedì, quando, dalle 19 presso la libreria Rizzoli a Brodway, l’artista firmerà le copie del suo volume Michelangelo Pistoletto: The Minus Objects 1965-1966.
Scaffali
Su cosa verterà la mostra? Scaffali raduna una selezione di quadri specchianti recenti in cui la raffigurazione di magazzini industriali presenta una tensione tra estetica e funzionalità. Tra gli oggetti rappresentati ci sono arnesi e contenitori che appartengono a diversi mestieri, tra cui latte di vernice, obiettivi e parti di automobili. Se Pistoletto ha sempre fatto affidamento sulla proprietà riflettente dello specchio per integrare senza interruzioni lo spazio pittorico con lo spazio fisico dello spettatore, i quadri di Scaffali sembrano complicare questa relazione. Gli scaffali alludono a una nozione di inattività e staticità, e, in quanto immagini fotografiche, sono emblematici di un tempo e luogo fissi. In contrasto, la riflessione del presente nello specchio con la sua capacità di introdurre contenuti continuamente in flusso sfida la stabilità intrinseca imposta dalla struttura dello scaffale. Dal momento che gli scaffali occupano la maggior parte del piano pittorico, minimizzando quindi la partecipazione dello spettatore, i quadri di Scaffali mettono in primo piano il loro stato di oggetto e impongono una forte presenza scultorea.
La performance
Magazzino Italian Art presenterà Michelangelo Pistoletto nella replica della sua performance del 1967 Scultura da passeggio. Sabato 4 novembre 2017, nello specifico, l’artista farà rotolare uno dei suo pezzi più distintivi, Newspaper Sphere, per le strade di Cold Spring a New York, ricreando la performance originale avvenuta 50 anni fa a Torino.
Il fulcro della performance sarà una nuova Sfera di Giornali, donata dall’artista a Magazzino Italian Art per diventare parte della sua collezione permanente. Questa versione della Sfera è composta da pagine dei tre giornali americani che hanno annunciato l’inaugurazione di Magazzino nell’autunno del 2016: The Highlands Current, The New York Times e The Putnam County News and Recorder. La performance inizierà alle 12.30 al Village Gazebo di Cold Spring, alla fine di Main Street sul lungofiume dell’Hudson.
Qui, Pistoletto presenterà il progetto come saluto alla comunità di Philiptown, sede di Magazzino Italian Art, e inviterà il pubblico ad unirsi a lui mentre farà rotolare la sfera lungo un tratto di Main Street. Questa performance celebra non solo l’esistenza di Magazzino, ma anche il benvenuto allo spazio d’arte come parte del paesaggio culturale locale da parte della comunità. Il viaggio della Sfera finirà tornando al Gazebo di Cold Spring, dove Pistoletto e i fondatori di Magazzino Nancy Olnick e Giorgio Spanu interverranno con le osservazioni conclusive. L’evento sarà gratuito e aperto al pubblico senza necessità di prenotazione.
La Scultura da passeggio di Michelangelo Pistoletto
A proposito della performance, qual è la storia che si cela dietro l’opera? Le Sfere di giornali di Pistoletto sono state ideate e create tra il 1965 e il 1968, negli anni in cui l’artista ha prodotto i suoi Oggetti in meno: opere che non rappresentavano un rifiuto della forma, ma piuttosto un dare vita alla forma.
La Sfera di giornali del 1966 è stata fatta rotolare per le strade di Torino nel dicembre del 1967, facendo nascere la performance storica conosciuta come Scultura da passeggio. Nel corso di questa performance, la Sfera, dopo essere stata trasportata nella Fiat rossa di Pistoletto, ha attraversato Piazza San Carlo ed è stata fatta rotolare dalla Galleria Christian Stein alla Galleria Sperone, dove sarebbe poi rimasta per il resto della mostra di Pistoletto di quel periodo. I giornali che l’artista aveva usato riportavano pressanti notizie di cronaca contemporanea, portando attenzione sui disordini che affliggevano l’Italia alla fine degli anni ’60.
La performance è stata ripetuta più volte nel corso degli ultimi 50 anni, per esempio alla Tate Modern di Londra (2009), al Museo d’Arte di Philadelphia (2010) e al Louvre nel 2013. Le Sfere evocano accuratamente il concetto di “circolazione”, e ben si associano all’immaginario dei giornali, che fanno circolare le informazioni. Il significato dei giornali che rotolano è multiplo: le tre idee principali che Pistoletto vuole trasmettere sono una generale espressione di circolazione, una manipolazione del passaggio del tempo e il modo in cui l’arte si confronti ogni giorno con la gente portando gioia alla vita umana.
Credits immagine di copertina: Luhring Augustine