Si è svolto domenica 1 Ottobre l’appuntamento artistico Montedellarte (come scritto in un nostro precedente articolo), realizzato dall’artista belga Griet Dobbels tra le montagne biellesi, che ha visto come punto di partenza il Santuario di Oropa. Montedellarte fa parte di un progetto “ombrello”, che comprende più fasi di realizzazione. L’intento di Dobbels è quello di esaminare le relazione dell’individuo con il paesaggio, mettendo in discussione la correlazione tra la percezione e la realtà. In che modo siamo connessi con il paesaggio, con le questioni culturali e quelle storiche? Il territorio è visto come un insieme di linee che danno corpo alla forma stessa, ed è su queste su cui l’artista è andata a lavorare. Montedellarte è iniziato con una performance realizzata nel 2012 nelle Ardenne fiamminghe, dal titolo “La mappa non è il territorio”, in cui un gruppo di escursionisti ha disegnato una mappa fisica nel paesaggio. L’artista ha poi previsto una realizzazione su larga scala nelle Prealpi biellesi, grazie all’invito ed alla collaborazione della Fondazione Pistoletto.
A Cittadellarte l’artista ha potuto svolgere i lavori preparatori durante un periodo di residenza direttamente sul territorio. Si è giocato sull’aspetto reale e su quello virtuale. Al giorno d’oggi siamo abituati a misurare la realtà attraverso strumenti virtuali – come le mappe in Google – senza tener conto che la percezione fisica ed umana di un ambiente ha bisogno di una scala di misurazione più piccola. Ecco che con l’evento Montedellarte si agisce nel tentativo di disegnare una mappa vivente nel paesaggio e studiare vari fattori. Come esplicato nel manifesto dell’artista belga: “Chi decide dove andiamo? O decidiamo per noi stessi? Camminiamo in gruppo, come una mandria di animali? E come trattiamo con persone che non cooperano?”
Montedellarte ha avuto inizio alle 10 del mattino, ed il luogo di ritrovo era ancora avvolto dalla fitta nebbia tipica della Valle Oropa (per via delle masse d’aria cariche di umidità che dalla pianura entrano nella valle). Le avverse condizioni meteo non hanno scoraggiato gli oltre 40 escursionisti, che sono stati accolti dagli organizzatori tra i quali, oltre all’artista, una rappresentanza del C.A.I. di Biella e il responsabile ufficio arte di Cittadellarte Juan Sandoval. I partecipanti hanno ricevuto uno starter-pack contenente le brevi regole da seguire e alcuni snack per la camminata. Una volta conclusi saluti e ringraziamenti, il gruppo ha iniziato il cammino. Griet Dobbels ha accompagnato i partecipanti al monte Cucco, punto di partenza della camminata. Gli escursionisti hanno imboccato il sentiero “D17” in un’ora e mezzo circa, attraversando il bosco che si è aperto nel tracciato sugli ampi pascoli ad alta quota. I presenti sono arrivati quindi a un antico alpeggio diroccato, da dove ha avuto inizio l’evento.
La performance, dopo un breve ristoro per la pausa pranzo, ha poi avuto inizio. Il tracciato, che ha seguito una curva di livello studiata dall’artista, è stato segnalato da paletti colorati sui quali sono stati apposti dei QR code, che sono serviti per la parte virtuale dell’evento. Attraverso una app creata per l’occasione, ognuno ha ricevuto indicazioni per scattare sul momento una fotografia sempre diversa, che rappresentava più momenti del tracciato, presi da diverse angolazioni e da più punti di vista. Seguendo la linea intorno alla cima del monte, i partecipanti hanno così collezionato un album di foto. L’artista userà le immagini per la terza fase del progetto, un’esposizione che si terrà alla galleria Emergent in Belgio dal 29 ottobre 2017 al 7 gennaio 2018 e nel 2018 a Cittadellarte.
Photo credits: UNIDEE