Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presentano ‘The Piedmont Pavilion’, mostra nata da un concetto di Carolyn Christov-Bakargiev, Direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente dell’omonima Fondazione. L’esposizione, curata da Marianna Vecellio, si svilupperà negli spazi di Combo Venezia – nell’ex convento di Gesuiti a Cannareggio – che inaugurerà il 7 maggio e sarà aperta al pubblico dall’8 maggio fino al 20 luglio 2019. The Piedmont Pavilion, che si terrà in concomitanza con la 58esima Biennale dell’Arte di Venezia, presenta opere d’arte provenienti dalle due realtà artistiche, oltre a prodotti dell’industria e del territorio piemontese altrettanto rappresentativi: la Fiat 500 del 1957, la sonda di un robot semovente utilizzato per una spedizione su Marte, dispositivi ottici che hanno anticipato la nascita del cinema, una pregiata bottiglia di Barolo dalla cantina di Pinot Gallizio, un progetto d’artista degli anni cinquanta sulla Fiera del Tartufo e la storia di una rivoluzionaria macchina espresso per lo spazio.
Chi saranno gli artisti e gli attori del dietro le quinte protagonisti? “Il Padiglione è costruito come una pièce teatrale – si legge nella nota stampa della mostra che svela i partecipanti – oppure come un governo immaginario. I personaggi sono i seguenti: Primo Ministro, Marianna Vecellio; Ministro della Parola, Gianluigi Ricuperati; Ministro delle Comunicazioni, Irene Dionisio; Ministro dell’Urbanistica, Ludovica Carbotta; Ministro del Mare: Renato Leotta; Ministri Senza Portafoglio, Vincenzo Castella, Lara Favaretto, Diego Perrone e Michelangelo Pistoletto”. Il Castello di Rivoli, per l’occasione, proporrà anche la Venere degli Stracci dell’artista biellese, una delle opere più iconiche maestro.
“Il Piemonte – ha scritto Antonella Parigi, della Regione Piemonte, in un post sulla sua pagina Facebook – avrà il suo ‘padiglione’ regionale alla Biennale di Venezia: The Piedmont Pavilion, una provocazione ma anche un’iniziativa che abbiamo voluto sostenere per valorizzare l’eredità artistica regionale nel campo dell’arte contemporanea. Il progetto sarà fuori dagli spazi ufficiali della Biennale ma potrà dare il senso del grande lavoro che in Piemonte si svolge sulla contemporaneità e che, come Regione, sosteniamo in tutta la sua filiera. Un’iniziativa davvero interessante, che mette insieme pubblico e privato grazie alla collaborazione con gli ostelli Combo, che speriamo sia solo la prima di una serie”.