“Nella Venere degli stracci io vedo una provocazione politica. Provocazione forte perché in quest’epoca le povertà sono cresciute a dismisura, hanno toccato livelli mai visti nella storia. E gran parte dell’umanità vive da ‘stracciona’, privata di dignità, di lavoro, di libertà. In quegli stracci io vedo le moltitudini dei migranti, dei rifugiati, degli esclusi. Persone che in questa ‘Fabbrica’ del Gruppo Abele sono di casa”. Con queste parole, il fondatore dell’associazione Gruppo Abele don Luigi Ciotti ha riassunto le motivazioni per cui l’opera La Venere degli stracci – ideata nel 1967 da Michelangelo Pistoletto – è approdata nella ‘casa’ del Gruppo Abele, la Fabbrica delle E (con sede in corso Trapani 91/b a Torino). Si tratta di uno spazio che costruisce reti, relazioni, scambi e incontri, in cui la bellezza e l’arte si incrociano con le storie di uomini e donne, bambini e adulti, italiani e migranti. Proprio per questo è luogo ideale per ospitare la Venere itinerante: l’opera è stata esposta, nel tempo, in contesti di fragilità e luoghi simbolo di emergenza sociale come l’Isola di Lampedusa, il MAAM Museo dell’Altro e dell’Altrove di Roma, la città di Ventimiglia con il complesso delle Gianchette; quindi contesti di frontiera e di accoglienza delle sofferenze umane, ma anche animati da speranze e segnali di futuro. “Vedo in quella Venere – ha aggiunto don Ciotti – la bellezza che potrebbe sorgere se fossimo in grado di accogliere, di ospitare come fratelli in una società giusta e solidale. Imparando a riconoscere gli altri non solo fuori e attorno a noi, ma dentro di noi. Sentendo sulla nostra pelle le loro ferite e le loro speranze”. La Venere degli Stracci, inoltre, resterà alla Fabbrica delle E fino alla fine di dicembre, con un ricco calendario di incontri e iniziative.
Al Gruppo Abele la Venere degli Stracci: l'arte a servizio dell'idea
"Una provocazione politica" in una contemporaneità che guarda affievolirsi l'umanità. La Venere degli Stracci, opera iconica dell'artista Michelangelo Pistoletto fa tappa, nel suo cammino per il mondo, a Torino, accolta nella Fabbrica delle E, la nostra sede in corso Trapani. Inaugurazione dopodomani, mercoledì 16, con un grande opening. In questo video ve la presentano Luigi Ciotti (fondatore del Gruppo Abele), Anna Pironti (responsabile capo Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli) e Francesco Saverio Teruzzi (Città dell'Arte-Fondazione Pistoletto).Per l'inaugurazione i posti sono tutti esauriti ma è possibile seguire live l'evento sulla nostra pagina facebook!Evento reso possibile dalla collaborazione tra #GruppoAbele Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea Cittadellarte-Fondazione Pistoletto Terzo Paradiso / Rebirth-day Gruppo Abele – Genitori & Figli#veneredeglistracci #iostoconleartenaute #pistoletto #contemporaryart #luigiciotti
Pubblicato da Gruppo Abele Onlus su Lunedì 14 settembre 2020
La nuova tappa del viaggio dell’opera – organizzata grazie alla collaborazione tra il Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e Cittadellarte – è prevista per domani, mercoledì 16 settembre, con l’opening alle 18.30. Per l’occasione, si terrà il talk intitolato Valore dell’arte nell’incontro con l’altro, che vedrà dialogare Michelangelo Pistoletto e Don Ciotti; introdurrà l’evento Anna Pironti, responsabile capo del Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Quest’ultima realtà da tempo condivide con Michelangelo Pistoletto, Cittadellarte e la rete degli Ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso un percorso culturale e di ricerca, teso a superare i confini tra arte e vita. “Già sul finire degli anni ‘60 – ha affermato Anna Pironti – la Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto apriva a una diversa prospettiva artistica, creativa ma anche politica. La Venere, rinunciando ad esibire il suo primato estetico, proponeva una nuova visione dell’arte, della vita e della responsabilità sociale, connessa alle pratiche artistiche. Dopo mezzo secolo l’opera mantiene inalterata la sua grandezza, l’aderenza al termine contemporaneo, l’adesione al contesto sociale e alla storia: tutto questo può essere inteso come il prodotto autentico dell’Arte Contemporanea».
L’iniziativa – già comunicata sui canali social delle realtà culturali organizzatrici dell’evento – ha fatto registrare il tutto esaurito in pochi giorni, ma sarà comunque possibile vedere in live il confronto tra i relatori in una diretta streaming sulle pagine Facebook Gruppo Abele – Genitori & Figli e Gruppo Abele Onlus.