Colori, gusto, luce, territorio: entrando alla casetta di paglia di Cittadellarte è impossibile non rimanere colpiti dalla varietà di prodotti presenti, tra frutta, verdura e molte specialità locali in risalto. I sensi si attivano attraverso i profumi emanati dagli articoli presenti, le varietà cromatiche della merce attirano gli sguardi e gli assaggi danno un’anticipazione dei sapori. Si assiste così a uno spettacolo che ha come attori protagonisti i produttori locali, presenti per illustrare ai clienti le unicità dei loro prodotti e la storia delle proprie attività. Il copione, seguito da tutti, è quello del “mangiare sano”. Questo è il mercatino dell’associazione Let Eat Bi, che dal 2015 è un punto vendita settimanale con raccolti e ortaggi di stagione, locali e naturali. Al centro di questo speciale mercatino si trovano quindi le aziende agricole partner, che mettono in vendita non solo le materie prime delle rispettive coltivazioni, ma anche i prodotti “trasformati”, come succhi di frutta o confetture. Un progetto che è uno dei punti cardine del sodalizio stesso: Let Eat Bi, avviato insieme a una fitta rete di partner tra associazioni, cooperative, imprese sociali e comunità territoriali, coniuga coltura, cultura e convivialità, ponendo particolare attenzione all’inclusione sociale e al legame col territorio. Let Eat Bi, inoltre, è sempre aperto a nuove collaborazioni con i produttori del territorio (in particolare chi propone frutta e verdura naturali), per offrire loro uno spazio al mercatino, arricchendolo così con nuove specialità locali.
Inizia ora, con questo articolo, la prima tappa del viaggio alla scoperta dei partner Let Eat Bi che tutti i mercoledì mettono in vendita le proprie specialità. Alziamo il sipario con Il frutteto di Bersej, azienda agricola di Portula (BI) situata in Frazione Granero 120. Ai nostri microfoni il titolare Agostino Fecchio ha illustrato la storia della sua attività e svelato le particolarità dei suoi prodotti: “Mia moglie Chiara ed io – esordisce Agostino – abbiamo ereditato da mio suocero il frutteto. Lo abbiamo rilevato anche se non eravamo agricoltori provetti e agli inizi, nel 2008, abbiamo fatto fronte a una produzione esagerata di mele; non sapevamo come smaltirle e la soluzione fu preparare una grande quantità di succhi”. Nel tempo, l’attività nata per caso è diventata un impiego: “Considerando anche la crisi lavorativa – continua il titolare – decidemmo di aprire ufficialmente l’azienda nel 2012. Iniziammo così le prime vendite nei mercatini”.
Quali prodotti propongono? “Ci occupiamo – spiega Agostino – della trasformazione della frutta e prepariamo confetture e chutney. Per le nostre marmellate, ci ispiriamo alle ricette di Bianca Rosa Zumaglini, scrittrice biellese conosciuta per i suoi libri di cucina. Lavoriamo con tutta la nostra frutta: pere, prugne, ciliegie, mirtilli, ribes, more e lamponi. Dalle mele, in particolare, ricaviamo l’aceto, i succhi e le vendiamo disidratate”.
Altro prodotto di punta sono proprio i succhi di frutta: “Sono – continua il titolare – interamente naturali, quello alla mela, pastorizzato, è fatto solamente col frutto spremuto. Quelli agli altri gusti hanno soltanto il 5 per cento di zucchero di canna”. Un altro fiore all’occhiello dell’azienda è il canestrello: “È l’unico prodotto da forno – prosegue Agostino – che produciamo. Sono biscotti realizzati con un’antica ricetta di Crevacuore che risale addirittura al tardo Medioevo. I canestrelli piemontesi sono realizzati diversamente, quelli che vendiamo sono fatti con specifici ingredienti: la nostra farina integrale, il cacao dolce e amaro, il burro, lo zucchero, il vino rosso, il rum e le spezie”.
Tutti i prodotti de Il frutteto di Bersej, come accennato, sono naturali e realizzati senza l’aggiunta nessun tipo di prodotto chimico sul campo. “Questo lavoro – prosegue – è diventato, nel tempo, una passione. Quando ti trovi in un ambiente sereno, dove la natura ha tanto da offrirti, è facile essere incentivati a dare il meglio. Le collaborazioni, inoltre, ci hanno aiutato a crescere. Collaboriamo, infatti, con Slow Food Biella e Slow Food Valsesia e, da ottobre 2017 con Let Eat Bi. È proprio grazie alla partnership con quest’ultima associazione che i mercoledì proponiamo i nostri prodotti al mercatino di Cittadellarte. Siamo diventati partner di Let Eat Bi visto che ne condividiamo la filosofia di rispetto della natura, di incremento e sviluppo di piccoli produttori che si occupano del territorio in maniera naturale”. L’intervistato conclude con un pensiero: “Ringrazio mia moglie Chiara che ha creduto fortemente in questo progetto fin dall’inizio. Ci suddividiamo il lavoro: io mi occupo parte manuale, come il torchio delle mele o la produzione delle marmellate; lei, invece, segue la cottura dei prodotti”.
Un grande team che, con passione, trasforma quotidianamente la propria frutta creando delle eccellenze naturali e salutari; sapori che possano ispirare nel territorio un nutrimento responsabile, sano e sostenibile.