Veniva definito immersivo, il workshop di sabato scorso. L’aggettivo, per la Treccani, indica qualcosa in cui si entra completamente, rimanendone avvolti e catturati. Ecco, il coinvolgimento è stato uno dei fattori chiave dell’incontro del 30 novembre, come a suggellarne il successo. Lo sfondo in cui è andato in scena l’appuntamento è stato un ingrediente determinante per la riuscita della giornata: non ha solo reso l’evento più suggestivo, ma si è legato armoniosamente alle tematiche affrontante e approfondite durante la giornata. Il luogo, appunto: Cittadellarte, che ospiterà nei suoi spazi le lezioni dell’Accademia UNIDEE e del master in Design, creatività e pratiche sociali, in partenza a febbraio 2020. Un programma per formare professionisti nel campo dell’impegno sociale e ambientale, capaci di ideare e gestire progetti che creino valore per le organizzazioni di cui fanno parte. L’incontro, in quest’ottica, ha avuto la funzione di presentare il corso di Accademia UNIDEE e POLI.design, ma in una forma insolita: non un incontro informativo monodirezionale, di mera illustrazione di contenuti, ma soprattutto di scambio continuo tra docenti, coordinatori e studenti.
Al microfono Paolo Naldini.
Al microfono Marina Parente.
Al microfono Michele Cerruti But.
L’evento, intitolato Boost your ideas! Dai valore alla tua organizzazione, è stato curato da Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte, Michele Cerruti But, coordinatore Accademia UNIDEE, Clara Pogliani, responsabile segreteria didattica, e Marina Parente, professore associato del Politecnico di Milano e direttore scientifico del Master in Design, creatività e pratiche sociali. La ricchezza di testimonianze è stata un tratto distintivo dell’appuntamento, che si è avvalso della partecipazione di Matteo Ward, uno dei fondatori del brand WRÅD, Andrea Venier CEO di Officina+39, Andrea Paoletti (intervenuto con un video-messaggio), co-founder di Casa Netural, Tommaso Abbiati, corporate partnership manager di Humana Italia; per l’occasione, inoltre, è stato proiettato un filmato di presentazione del progetto vincitrice del Visible Award 2019, ovvero Blank Noise – che verte sulla lotta contro le molestie sessuali di strada e rivendica il diritto delle donne a vivere senza paura di essere provocate o attaccate – dell’artista indiana Jasmeen Patheja.
L’incontro si è aperto con un positioning talk di Paolo Naldini, che ha tracciato lo scenario in cui si colloca il master (Cittadellarte e il momento storico che stiamo vivendo a livello globale) e le direttrici che da qui si disegnano connettendo sogni e bisogni di ciascuno e di tutti.
Alcune immagini della presentazione di Paolo Naldini.
Durante la mattinata di lavori i partecipanti provenienti da ogni parte d’Italia – riuniti intorno ai Tavoli del Terzo Paradiso – hanno potuto comprendere come ‘performare la sostenibilità’ e, nello specifico, come costruire o trasformare un’impresa in modi che uniscano l’etica al profitto. In quest’ottica, sono state determinanti e d’ispirazione le testimonianze degli ospiti, che hanno condiviso la propria esperienza professionale e non. Filo rosso degli esempi analizzati sono stati l’arte e il design, vettori e, in alcuni casi, spinte iniziali per realizzare progetti diventati realtà consolidate e sostenibili. Nel pomeriggio, invece, si sono tenuti tre workshop, intitolati Arte e organizzazioni, Design e organizzazioni, Impatto sociale e organizzazioni, che sono stati curati rispettivamente da Juan Sandoval (direttore Ufficio Arte di Cittadellarte, che ha proposto una sessione di (d)estructura), Marina Parente e Chiara Iemmolo (di POLI.design) e Michele Cerruti But.
Nelle immagini – partendo dall’alto – i workshop Impatto sociale e organizzazioni, Arte e organizzazioni, Design e organizzazioni.
La giornata, attraverso talk e workshop, ha quindi permesso ai partecipanti di incontrare e confrontarsi con innovatori sociali e imprenditori conoscendo la loro esperienza. Anche in questa occasione, la sostenibilità è stata una delle parole chiave dell’iniziativa, che, nei contenuti, non ha proposto solo aspetti informativi e logistici, ma si è ispirata all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, illustrando come i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile trovino spazio negli studi del master. Inoltre, altro topic della giornata formazione – rivolta anche a professionisti e imprese – è stato come portare sostenibilità e innovazione all’interno delle organizzazioni, generando impatto sociale e valore economico. L’obiettivo dell’appuntamento, ossia fare esperienza delle ragioni e scoprire strumenti dell’arte dell’equilibrio e del Terzo Paradiso per ideare progetti di sostenibilità e innovazione attraverso il design e l’arte, è stato raggiunto.
“Siamo qui per decidere se fare un viaggio insieme – ha concluso Naldini – oggi abbiamo parlato di dove vogliamo andare, del perché, e pure di come ci si possa arrivare. Ma per fare questo viaggio serve un equipaggio completo. Partiremo solo se saremo un equipaggio. Pensateci, e se conoscete qualcuno che credete vorrebbe venire con voi, con noi, invitatelo”.