Su cosa ti impegnerai?
Al bivio tra l’invisibilità e la rivoluzione, in questo onirico momento di standby, io ho scelto di far parte del cambiamento in maniera attiva impegnandomi, sin da subito, per un rinascimento etico in entrambi i miei ambiti, il turismo e l’arte. Nel primo, attraverso la condivisione progettuale e il confronto con le forze economiche e politiche, per un’ospitalità consapevole, condivisa e sostenibile. Nel secondo, avviando un dipartimento d’educazione all’interno della fondazione che presiedo. Tutto con lo scopo di dare un reale contributo formativo ai giovani artisti in un momento di grande vuoto ma anche di infinite possibilità, convinta anche oggi che l’arte possa dare, se ascoltata e accolta, un grande contributo al cambiamento.