Come comunicherai?
La comunicazione non s’interromperà mai e neanche il Covid-19 potrà fermarla. Questo perché è un’autostrada piena di idee, di innovazione, di suggerimenti che nessuno mai potrà far cessare. Anzi, è proprio grazie alla comunicazione che noi possiamo confrontarci per trovare degli spunti utili per vincere e battere il Coronavirus anche dal punto di vista organizzativo (le istituzioni si interrogano ogni giorno sulle opportunità e su come si possa battere la pandemia). Non ho la sfera di cristallo e non posso immaginare come sarà il mio ambito di competenza, quel che so è che la comunicazione nel futuro è adesso: tutto quello che ci immaginavamo è stato anticipato da questo virus, che ha alzato l’asticella sulle opportunità di innovazione. È oggi che dobbiamo pensare al futuro.
Se anche le distanze possono sembrare piene di barriere – non ci si vede più come prima e le pubbliche relazioni non sono più come in precedenza – non dobbiamo smettere di comunicare. Questo processo può avvenire in tanti modi – al di là degli strumenti come Zoom – perché il futuro della comunicazione oggi deve essere la password per farci convivere col virus e per farci superare l’emergenza del Covid-19; non dimentichiamo che attualmente è fatta di gesti e anche attraverso questi noi parliamo con gli altri e ci salutiamo.
La comunicazione del futuro è oggi, è adesso, non solo per gli addetti del settore, ma per tutti: bisogna dare valore alla comunità, perché non esiste l’io, ma esistiamo noi.
Dobbiamo imparare a comunicare sia attraverso gesti nuovi sia attraverso nuovi valori di educazione e cultura. Quest’ultima, oggi, può diventare la comunicazione del futuro e la cultura ci ha insegnato che il futuro è adesso.