Chi incontrerai?
La sofferenza è vettore di saggezza. Questa pandemia che ha rivoluzionato e bloccato le vite di molti, ha portato ad una riconsiderazione di quello che definivamo normalità, prassi, gestualità quotidiane che davamo per scontate. Anche la relazione interpersonale faceva parte di una pratica sociale comune e spesso distratta; nei lunghi mesi di lockdown abbiamo imparato a confrontarci, nostro malgrado, con la solitudine, a trovarci in ambienti familiari talvolta avulsi e a rinunciare a quella rete di conoscenze che abita e ingentilisce il nostro vissuto. Non so chi incontrerò dopo questo periodo così strano, abbiamo visto che è impossibile esercitare un vero e proprio controllo sulle nostre esistenze, ma possiamo agire sulle nostre emozioni. Vorrei quindi incontrare meglio, provare la nitida gioia della conoscenza, della scoperta dell’altro, dedicargli tempo e maggiore attenzione e pensare al valore del momento in sé, del ritrovo come un dono e non come un passaggio certo.
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