Quali sogni sognerai?
Il 2020 è stato un anno in cui a parlare di sogni si farebbe sicuramente più fatica che in altri momenti. La verità è che proprio in casi come questo è necessario cercare il proprio sogno. Ho iniziato a scrivere a undici anni e da allora non ho smesso per tutta l’adolescenza, anche nei periodi più neri: la scrittura è stato il mio sogno felice. Lo è stata indipendentemente da quello che mi avrebbe potuto dire il mondo, lo è stata indipendentemente da quello che scrivevo. Amavo il fantasy, perché di sicuro tra i generi che avrei potuto scegliere era quello più vicino a sognare a occhi aperti, ma con il tempo ho imparato che i sogni è bello sognarli… ma è ancora meglio lavorare per realizzarli. Il sogno quindi che auguro a tutti è quello di agire per avvicinare la realtà alle proprie fantasie e ambizioni. Non è facile questo, è vero, ma se possiamo imparare veramente qualcosa dai sogni, è proprio che non esiste il punto d’arrivo, anzi la parte migliore è proprio quella del crearli. Essi sono il nostro strumento per progettare la realtà e non farci trascinare via dalla corrente, quindi piuttosto che scuse d’evasione, potrebbero essere proprio il modo per ribadire alla nostra vita: questo sono io! Se dovessi perciò immaginare qualcosa per uscire da questo anno difficile, sarebbe il vedere le persone non solo fermarsi ancora a sognare, ma lavorare per avvicinarsi sempre più a vivere la propria fantasia.