Ad Alghero la “Posa della prima pietra del Terzo Paradiso” nel terreno Abbado-Legambiente
Nell’ambito del Festival ASviS per lo Sviluppo Sostenibile 2022, è iniziata mercoledì 19 ottobre - con la simbolica prima pietra - la realizzazione di una nuova installazione del simbolo trinamico di Michelangelo Pistoletto nell'area riqualificata da Claudio Abbado attualmente affidata a Legambiente. Il processo di creazione del Terzo Paradiso prevede il coinvolgimento attivo 377 comuni sardi: ogni paese donerà un blocco di pietra tipica locale (di scarto o di recupero) che unirà sia fisicamente sia simbolicamente l’intera comunità regionale nell’intento di tutelare, preservare e valorizzare il proprio territorio. “È un onore per noi e per la Sardegna - ha affermato la famiglia Abbado - che la prima opera sul terreno rappresenti il pensiero del maestro. Con il sogno del connubio tra arte e natura stiamo lavorando alla creazione di due comitati artistico e scientifico”.

Radicare nel territorio e tra i giovani lo spirito innovativo e rigeneratore dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, coinvolgendo le comunità locali ed internazionali attraverso l’arte e la cultura, stimolando educazione e informazione: sono questi, in sintesi, alcuni degli obiettivi chiave dell’iniziativa Posa della prima pietra del Terzo Paradiso, organizzata da Legambiente e dalla famiglia Abbado nel Comune di Alghero, scaturita dall’impegno del C.Ri.M.M (Centro Ricerca Macchia Mediterranea) e della Scuola di Formazione allo Sviluppo Sostenibile e alla Creazione d’Impresa, nell’ambito del Festival ASviS per lo Sviluppo Sostenibile 2022. Protagonista di questo appuntamento – tenutosi nella mattinata del 19 ottobre – che mette in armoniosa sintesi l’arte con responsabilità sociale è il terreno Abbado-Legambiente in cui si è posata, come si evince dal titolo, la prima pietra di una nuova opera del simbolo trinamico di Michelangelo Pistoletto: un’azione simbolica che darà inizio al percorso culturale e di coinvolgimento della comunità, necessario per un concreto ed efficace inserimento della futura installazione. Si tratta di un invito ad agire al cambiamento, in un terreno di forte pregio ambientale e luogo di incontro, ricerca e ascolto: acquistato e bonificato trent’anni fa dal celebre direttore d’orchestra Claudio Abbado, è ora affidato dalla famiglia a Legambiente per tutelare un gioiello naturalistico e offrire percorsi di sensibilizzazione e di formazione sui temi ambientali e sociali grazie a studi, ricerche e laboratori educativi.

Il sostegno collettivo da tutta la Sardegna, giovani compresi
La realizzazione del Terzo Paradiso, fortemente voluta e guidata dall’ambasciata Rebirth/Terzo Paradiso di Alghero diretta da Maria Gabriella Lay, prevede anche il coinvolgimento attivo 377 comuni sardi: ciascuno donerà per l’installazione un blocco di pietra tipica locale (di scarto o di recupero). Un gesto carico di significato, che unisce sia fisicamente sia simbolicamente l’intera comunità sarda nell’intento di tutelare, preservare e valorizzare il proprio territorio, celebrando al contempo le molteplici identità locali come parte del tutto. I giovani, inoltre, sono i protagonisti di questa volontà di rinnovamento: alla cerimonia di mercoledì sono stati presenti molti studenti di scuole di ogni ordine e grado, università compresa, che hanno portato la testimonianza della loro attiva partecipazione al processo di rigenerazione. “Apri gli occhi al futuro” è il messaggio della loro creazione artistica che è stata illustrata dagli autori, gli alunni della 3 F della Scuola Media Maria Carta di Alghero.

La scelta del Terzo Paradiso
Musica, cultura, educazione ed ambiente erano la bussola dei valori di Claudio Abbado. L’opera, in questo senso, è considerata come un artivatore del progetto C.Ri.M.M; lo stesso simbolo del Terzo Paradiso rappresenta quei valori fondamentali e condivisi di speranza e rinascita dell’umanità, in riferimento ai due cerchi più esterni del segno-simbolo, ovvero artificio e natura, che si incontrano nell’idea di progetto in un nuovo equilibrio ricostituito, responsabile e duraturo. L’idea di un muro a secco costituito dalle pietre di differenti comuni sardi – ciascuna con una propria targa che riporta provenienza e catalogazione geologica – simboleggia che molteplici parti condividono il medesimo obiettivo di tutela e valorizzazione territoriale. Al centro due tavoli circolari posizionati, spazio di incontro, e un albero secolare che svetta, per ricordare all’uomo l’imprescindibile importanza della natura.

Il progetto Legambiente-Abbado
Da gennaio 2021 la famiglia Abbado ha affidato a Legambiente – attraverso un comodato gratuito pluriennale – il compito di garantire nel tempo la conservazione di quell’area così tenacemente difesa e riqualificata da Claudio Abbado, facendone un luogo di incontro, di ricerca e di educazione; nel rispetto delle normative previste dal PPR, delle disposizioni della Zona di Protezione Speciale e del Parco regionale naturale di Porto Conte. Gli obiettivi? Lo svolgimento di attività educative, di ricerca e di tutela e promozione dell’ambiente verso il territorio e verso la comunità locale, per un miglioramento della qualità della vita; la partecipazione a progetti finanziabili, compatibilmente con le finalità statutarie delle parti e con il piano di gestione della ZPS Capo Caccia; la stipula di partenariati o collaborazioni con amministrazioni locali, università, enti di gestione di aree protette, scuole; la costituzione di una rete di economia civile per il rilancio dell’area, con il coinvolgimento di cittadini, imprese, realtà del terzo settore, amministrazioni pubbliche e mondo della ricerca.

Le realtà coinvolte nel progetto e i partecipanti in occasione della posa della prima pietra
Il percorso tracciato prevede il coinvolgimento del Comune di Alghero, della Regione, del Parco Naturale Regionale di Porto Conte e dell’ANCI Sardegna e la collaborazione col Ministero di Grazia e Giustizia, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro delle Nazioni Unite, la Fondazione Pistoletto Cittadellarte di Biella, l’Accademia Unidee del Terzo Paradiso, l’Università di Sassari, la Società botanica italiana e la Formula ambiente SpA, allo scopo di favorire una programmata partecipazione delle scuole dell’isola, di alcune Facoltà Universitarie e dei tanti volontari già coinvolti. Hanno inoltre partecipato all’appuntamento inaugurale le seguenti figure: Alessandra Abbado, membro del Comitato di gestione del terreno, e Tommaso Abbado; Giorgio Zampetti, direttore nazionale Legambiente; Roberto Barbieri, presidente del circolo di Legambiente Alghero; Michele Meloni, presidente del circolo di Legambiente Sassari; Michelangelo Pistoletto; Maria Gabriella Lay, ambasciatrice Terzo Paradiso Fondazione Pistoletto e in rappresentanza dell’Ufficio per l’Italia dell’Organizzazione internazionale del lavoro; Pier Luigi Stefanini, Presidente ASVIS; Michele Pais, il Presidente del Consiglio regionale della Sardegna; Mario Conoci, Sindaco di Alghero e Alessandro Cocco, Assessore alla Cultura Comune di Alghero; Mariano Mariani, Direttore Parco Porto Conte; ANCI; Pietro Fois, Provincia di Sassari; Mario Bruno, direttore Scuola di Formazione; Emmanuele Farris, Unione Botanici Sardegna; Francesco Guillot, Presidente LIPU.

Il commento del direttore generale di Legambiente
Prosegue il nostro impegno – ha dichiarato Giorgio Zampetti – grazie alla fiducia della famiglia Abbado e allo straordinario lavoro dei nostri circoli di Sassari e Alghero e al supporto di Legambiente Sardegna, nel valorizzare la bellezza e il valore di uno dei territori più suggestivi del nord ovest dell’isola. Dall’orto sociale, al ripristino del frutteto fino alle attività di ricerca e studio del patrimonio naturalistico dell’area: diversi i progetti avviati in questo anno, conclusi o in corso. Un percorso di tutela e sviluppo che diventa, con l’installazione del Terzo Paradiso, uno spazio in cui le persone possano entrare e percorrere una sequenza di momenti significativi, avviando una trasformazione culturale che parte dalla natura per arrivare ad affrontare i temi dei diritti, della giustizia e del benessere, con particolare attenzione al bacino del Mar Mediterraneo coerentemente con quanto stabilito dalle Nazioni Unite con l’Agenda 2030”.

Il ringraziamento della famiglia Abbado
Grazie a tutti i partecipanti – ha sottolineato la famiglia Abbado, in particolar modo ai giovani protagonisti di questa giornata. È un onore per noi e per la Sardegna che la prima opera sul terreno rappresenti il pensiero del maestro Michelangelo Pistoletto. Con il sogno del connubio tra arte e natura stiamo lavorando alla creazione di due comitati artistico e scientifico”.


Crediti immagini: Legambiente.