Innestare una sensibilizzazione sociale sulla responsabilità e sull’impegno individuale e collettivo nella costruzione di un mondo armonioso e sostenibile: questo è il messaggio lanciato da La Bandiera del Mondo 1+1=3, opera che verrà proposta in occasione della giornata di apertura del Gran Premio di Monza. Venerdì prossimo, infatti, sarà presentata l’installazione di Michelangelo Pistoletto e Angelo Savarese, che, nei suoi contenuti, è fortemente legata ai temi dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. L’opera, nello specifico, assume significati culturali, sociali, simbolici fortemente in assonanza con l’attuale momento storico, contraddistinto da continui sconfinamenti, da una nuova distribuzione delle presenze etniche nel mondo, dal ridisegno della geografia politica internazionale rispetto a come era stata tracciata lungo il corso dei primi decenni di storia post bellica.
Alla presentazione* e alla relativa performance – previste in Piazza Duomo a Monza alle 18 – prenderanno parte i due artisti, che posizioneranno le bandiere e comporranno l’opera insieme agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera (all’incontro presenzieranno anche il collaboratore di Cittadellarte Fortunato D’Amico, il sindaco di Monza Cittadellarte Dario Allevi e l’Assessore alla Cultura Massimiliano Longo). L’iniziativa sarà aperta a tutti: cittadini o semplici passanti potranno partecipare – gratuitamente – alla costruzione dell’installazione del Terzo Paradiso. Attraverso un gesto semplice, ovvero l’apposizione di una bandiera sugli appositi supporti che disegnano la struttura del segno-simbolo del maestro biellese, lo spettatore diventa partecipante attivo e assume su di sé la responsabilità di ridisegnare il mondo, di azzerare le distanze e di esaltare le differenze.
“Nell’automobilismo – si legge nella nota stampa dell’iniziativa – ogni auto e ogni pilota rappresentano, nei colori, un’identità di stato e, nel fair play, il rispetto per gli altri. Vorremmo che questo atteggiamento fosse da esempio per gli appassionati, per poi confluire in un cambio di mentalità realizzabile attraverso azioni concrete, nell’ottica di bandiere riunite insieme. In risposta a questi temi, Michelangelo Pistoletto e Angelo Savarese propongono il concetto di 1+1=3. Io esisto perché tu puoi fare qualcosa per me e io per te. Tu e io facciamo noi. L’opera nasce dall’incontro dei due artisti e dalla volontà di entrambi di creare un evento compartecipato per dare al pubblico l’opportunità di riconoscere la propria identità nazionale insieme a quella degli altri, come parte di un contesto territoriale e culturale, ampio e unitario, dove ognuno ha un ruolo fondamentale per il corretto mantenimento degli equilibri”.