Una nuova installazione del simbolo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto inaugura in Val Ferret, una delle più suggestive vallate alpine della Valle d’Aosta, ai piedi del massiccio del Monte Bianco. L’opera assume significati straordinariamente attuali per favorire una rilettura critica della condizione contemporanea e della relazione tra artificio e natura. Il segno-simbolo del maestro biellese, riconfigurazione del segno matematico dell’infinito, è composto da tre cerchi consecutivi, con i due cerchi esterni che rappresentano tutte le diversità e le antinomie, tra cui natura e artificio. “Utilizzando i lemmi del linguaggio e della dialettica propria del sito – si legge nell’abstract del progetto – sono stati selezionati dal contesto materiali lignei già danneggiati a causa di eventi naturali e a rischio per la loro presenza lungo i sentieri della valle”. I tronchi di abete e di pino, tagliati ad altezze diverse sono stati quindi disposti sul segno-formula del Terzo Paradiso. Il progetto installativo di Pistoletto, curato dal Fortunato D’Amico, nasce dall’idea di esaltare il contenuto naturalistico del sito, realizzando così il delicato equilibrio tra l’artificio umano e la natura. L’opera, attraverso l’associazione culturale Monte Bianco Montagna Sacra, propone davanti alle due baite lungo la Dora della Valle Ferret un dialogo tra la dimensione spirituale dell’arte contemporanea e l’ambiente ascetico del Monte Bianco. Non solo: pone un’attenzione particolare agli effetti del cambiamento climatico in atto e alle conseguenze nella vita del pianeta, con effetti sull’ambiente ogni giorno più evidenti come ad esempio lo scioglimento dei ghiacciai dovuto all’innalzamento delle temperature. “La Cop26, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si è tenuta a Glasgow tra ottobre e novembre del 2021 – si legge nella nota stampa della presentazione – segnalato la necessità urgente di attuare una politica unitaria da parte delle Nazioni per ridurre la CO2 presente nell’aria, una delle principali cause di oltre il 60% dell’effetto serra e del rapido aumento delle temperature che provoca la riduzione dei ghiacciai. Gli Accordi di Parigi delle Nazioni Unite, approdati alla condivisione dei 17 obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030, prevedono il contenimento del riscaldamento globale a +1,5 gradi”.
Le Nazioni Unite, inoltre, sottolineano che ormai per sperare di raggiungere quest’obiettivo sarebbe necessario interrompere immediatamente l’uso delle energie fossili, mentre invece i piani di molte nazioni ne prevedono l’aumento. I dati raccolti dal satellite CryoSat ci informano che negli ultimi 40 anni le acque di disgelo della Groenlandia sono aumentate del 21%, facendo salire il livello del mare di 0,75 cm. Secondo i dati delle Nazioni Unite i ghiacciai africani scompariranno nei prossimi due decenni a causa del cambiamento climatico. In Italia rispetto al 1970, la diminuzione dei ghiacciai è del 30%. “Pensiamo – viene aggiunto nel comunicato – alla recente tragedia della Marmolada. Dagli anni Novanta ad oggi, la superficie del Ghiacciaio del Miage è sprofondata di quasi un metro l’anno, per un totale di di circa trenta metri nel suo settore frontale. L’arte promossa da Michelangelo Pistoletto e da Cittadellarte ha come obiettivo di attivare, con azioni e progetti interdisciplinari, una creatività finalizzata riequilibrare la relazione tra natura e artificio, per contribuire al cambiamento sociale e responsabile della società. Il Terzo Paradiso vuole sottolineare il nesso tra il cielo e la terra e le sue biodiversità, così come il senso della misura, della proporzione, dell’armonia, da applicare non solo in termini quantitativi ma anche qualitativi ed etici”. Il Terzo Paradiso, infatti, significa il passaggio ad un nuovo livello di civiltà planetaria, indispensabile per assicurare al genere umano la propria sopravvivenza.