Gestione dei rifiuti, best practice, mobilità sostenibile: a Cuba celebrato il “Rebirth Day” con tre giorni di incontri
Il 20, 21 e 22 dicembre 2021 si sono tenute a L'Avana numerose attività proposte nell'ambito del Rebirth Day organizzate dall'ambasciata del Terzo Paradiso locale. Tema cardine della tre giorni - che ha visto la presenze di 40 partecipanti - è stato il riciclo della plastica, declinato e approfondito anche attraverso la presentazione del progetto "La Mina".

Quaranta persone riunite attorno a due tavoli di lavoro per dedicarsi a un obiettivo comune, ossia innestare un processo di ottimizzazione della gestione dei rifiuti – in particolare quelli plastici – avvalendosi del metodo demopratico e facendo riferimento a best practice territoriali: è questo, in sintesi, quanto avvenuto dal 20 al 22 dicembre scorso a L’Avana, dove l’ambasciata del Terzo Paradiso locale ha organizzato una tre giorni dedicata e ispirata al Rebirth Day. L’inizio delle attività tese a celebrare il giorno della rinascita, volto a far assumere l’impegno individuale e collettivo di collaborare a una trasformazione responsabile della società, è stato nella sede dell’Instituto de Cibernética, Matemática y Física, precisamente nello studio dell’artista José Yaque, con l’incontro Plasticidas: Intercambio sobre reciclaje de plástico – scambio sul riciclo della plastica. Per mettere in luce il tema chiave della giornata è stato preso come caso studio il progetto La Mina Cuba: “Questi giorni – ha spiegato l’ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso Laura Salas – sono serviti anche per presentare pubblicamente l’impresa La Mina Cuba, volta alla gestione dei rifiuti e concepita come una linea di sostenibilità economica della nostra ambasciata”.

  
 

La giornata è iniziata con una presentazione degli organizzatori, i quali hanno riassunto diversi aspetti chiave dello sviluppo, della nascita e delle azioni della loro iniziativa, descrivendo inoltre in cosa consiste il progetto del Terzo Paradiso e contestualizzandolo con le celebrazioni del Rebirth Day. Quali sono stati, nello specifico, gli obiettivi dell’incontro? “Presentare La Mina Cuba – ha risposto l’ambasciatrice – come uno spazio per possibili connessioni e articolazioni tra diversi attori legati al riciclo, creare alleanze tra il settore statale e il settore privato su questioni relative alla riduzione della plastica (specialmente quella monouso), discutere i diversi modi di intervenire nel ciclo della plastica da diversi spazi di azione e pianificare eventi futuri legati al tema”. Da registrare, inoltre, la marcata partecipazione di imprenditori, di rappresentanti del settore statale e delle ONG del paese (Fundación Antonio Núñez Jiménez). Nei due tavoli di lavoro si è inoltre discusso sulla riduzione dei rifiuti prendendo come riferimento esperienze emulabili e sui possibili contributi del settore imprenditoriale. “Il 21 dicembre – ha concluso Laura – è stato invece lanciato il progetto ‘Copas para Cuba’, mentre il 22 dicembre abbiamo festeggiato insieme al progetto Citykleta, con il workshop dedicato alla mobilità sostenibile ‘Bici + Copa = Mujer Empoderada’. Ognuno di questi eventi ha avuto la particolarità di essere uno spazio aperto al riciclo di varie materie prime (plastica, vetro, carta e cartone, metallo), che sono state poi fornite a varie imprese e progetti che lavorano con questi materiali”.


Crediti fotografici: Hansel Leyva e Christian Erland.