Un cuore per il cambiamento, per la pace e per la cooperazione: così nasce il progetto “Hearts for the Earth”, il cui scopo principale è cercare di sensibilizzare bambini, ragazzi ed adulti, sul tema della solidarietà, della condivisione e della collaborazione sociale attraverso un processo artistico e creativo. Prima di analizzare l’iniziativa di Nikko, occorre fare un passo indietro al progetto Pace Kids’ Guernica, che vede coinvolti bambini, ragazzi e adulti. Questi ultimi, sotto la guida di artisti e insegnanti, esprimono la loro idea di pace su una tela delle stesse dimensioni del quadro di Picasso, “Guernica” (3,5 x 7,8 metri), realizzato nel 1937 per protestare contro il bombardamento dell’omonima cittadina basca. La collaborazione degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso Savina Tarsitano e Takuya Kaneda, coordinatore internazionale di Kids’ Guernica, ha portato alla nascita delle tele cooperative del Terzo Paradiso. Kids’ Guernica e il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto si sono così uniti per un messaggio di cambiamento, pace, rispetto, solidarietà e condivisione; attualmente sono coinvolti oltre 45 paesi con più di 600 tele collaborative realizzate.
“Hearts for the Earth”*
In Giappone sono presenti diversi comitati internazionali di Kids’ Guernica, uno di questi è nella città di Nikko, dove ogni anno si celebra un progetto partecipativo con la comunità locale e le scuole sul tema della pace. Una delle figure chiave del progetto è l’ambasciatrice Savina Tarsitano, che collabora e rappresenta il Terzo Paradiso a Nikko da quattro anni. “Ogni anno – esordisce l’ambasciatrice – mi recavo in Giappone per collaborare con il comitato organizzativo della città nipponica e fare dei workshop basati sulla pace per la realizzazione delle grandi tele”. A causa della pandemia hanno iniziato a collaborare a distanza, anche con il coinvolgimento delle scuole: è però durante il periodo della pandemia che è nato “Hearts for the Earth”, un progetto di pace e solidarietà, fondato da Savina Tarsitano ed il professore Takuya Kaneda. L’idea è quella di partire da un cuore come segno di amore, solidarietà e rispetto: gli organizzatori hanno allora iniziato a collezionare cuori a livello internazionale. Dall’anno scorso vengono infatti mandati i disegni da tutto il mondo e stampati poi in Giappone per essere posizionati all’interno della grande tela che quest’anno è stata proposta sia in presenza sia virtualmente. Attraverso un semplice disegno, quindi, si sensibilizzano bambini e ragazzi con un approccio ludico-educativo e si dà loro la possibilità di prendere parte alla partecipazione di un’opera d’arte. Questo progetto inoltre, rappresenta lo sviluppo ed il progresso in campo tecnologico.
Il feedback dei partecipanti
“Quando abbiamo esposto la tela durante la pandemia – ha affermato Savina Tarsitano – le persone hanno avuto una reazione molto sensibile e toccante, ci hanno infatti chiesto di lasciarla perché per loro era un segno di pace, speranza e gioia”. I ragazzi e i bambini che hanno partecipato attivamente al progetto, invece, sono riusciti ad entrare in contatto con realtà diverse dalle loro, creando così una connessione con altri paesi e diventando più solidali. “I bambini provenienti da grandi città – continua Tarsitano – sono stati influenzati in modo molto positivo dai cuori che arrivavano da Paesi più poveri, sono riusciti così ad aiutarsi a vicenda perché l’immagine di una comunità è in grado di dare speranze ad un altra nazione”. Dalla parte degli insegnanti, invece, prevale una volontà di ripartenza: “La capacità durante questo periodo di chiusura – così Savina Tarsitano – di poter comunque partecipare a dei progetti, per far capire che non ci siamo fermati e non ci fermiamo”. Le tele vogliono anche dare un messaggio di continuità e progresso, una volontà di divulgazione forte. “Con questa modalità – ha aggiunto l’ambasciatrice –, inoltre, siamo riusciti a creare un maggiore network e coinvolgere più Paesi”.
La relazione con Cittadellarte
“‘Hearts for the Earth’ e ‘Kids’ ‘Guernica’ – conclude Savina Tarsitano – sono progetti fortemente legati al pensiero di Michelangelo Pistoletto e Picasso, entrambi si fanno simbolicamente portavoce della responsabilità di ognuno di noi di costruire un futuro migliore, di rispettare i popoli, l’ambiente e gli altri, ponendo l’arte al centro del cambiamento sociale. La metaforica collaborazione fra Picasso e Pistoletto risponde quindi alla volontà di dare il proprio contributo e partecipare. In questo caso, il concetto di pace viene applicato anche nella vita quotidiana, è pace intesa in tutte le sue sfumature. Cerchiamo infine di tradurre il concetto di pace in un linguaggio universale e quotidiano affinché i bambini possano capire. Ci è molto a cuore che riescano ad esprimersi attraverso un linguaggio creativo ed artistico, che può rivelarsi più profondo di quello verbale. Ci tengo inoltre a ringraziare particolarmente tutti gli studenti della scuola ‘I.C Solari di Albino in Abbazia’ di Bergamo, le prime e la seconda della scuola secondaria ‘Felice Casorati’ di Novara, la ‘CASAS’ di Barcellona, le quarte e la quinta del ‘Aldrovandi Rubbiani’ di Bologna, la ‘B.L.Palazzolo’ di Lentini ed infine, la ‘Tutti i frutti’ di Bruxelles“.