Italia che Cambia aderisce al Terzo Paradiso
Italia che Cambia – progetto che dal 2012 racconta, mappa e mette in rete quel pezzo di Italia che si attiva concretamente per cambiare le cose - è la prima organizzazione ad aver aderito ufficialmente alla visione del Terzo Paradiso, lo straordinario segno/simbolo ideato da Michelangelo Pistoletto.

Ho incontrato Michelangelo Pistoletto per la prima volta nel mio viaggio in camper del 2012. Ero partito da pochi giorni quando mi trovai – novello Forrest Gump – a partecipare all’inaugurazione del SUSA, un percorso che intendeva unire Torino con la città valsusina, in occasione del 21-12-2012, data che avrebbe inaugurato i Rebirth Day. In quel momento non sapevo cosa fosse il Terzo Paradiso e non immaginavo che pochi anni dopo mi sarei trovato a collaborare in molteplici forme con l’organizzazione che sta alla base dello straordinario segno/simbolo: Cittadellarte. In questo caso vivo una sorta di ‘conflitto d’interessi’ positivo. Sono infatti il fondatore di Italia che Cambia ma anche il direttore responsabile del Journal di Cittadellarte. Nel mondo ‘classico’ questo sarebbe impossibile, ma nei nuovi mondi che raccontiamo e che incentiviamo, la cooperazione vince sulla competizione e questo atto ne è un’ennesima conferma.

Senza entrare in merito delle attività portate avanti dalla fondazione biellese più che note ai lettori del nostro Journal, sono quindi felice di poter annunciare che Italia che Cambia è la prima organizzazione ad aver aderito ufficialmente alla visione del Terzo Paradiso.

Perché Italia che Cambia ha deciso di aderire?

In questi 7 anni in giro per l’Italia abbiamo incontrato centinaia, forse migliaia, di persone attive nel cambiare concretamente le cose. Imprenditori, attivisti, volontari, contadini, informatici, scollocati o scollocandi, manager e facilitatori, artisti e scrittori, e molto altro ancora.

Mi sono presto reso conto che la maggior parte di queste persone – spesso inconsapevolmente – stavano portando avanti la proposta e la vision rappresentata dal segno/simbolo di Michelangelo Pistoletto. L’adesione formale al Terzo Paradiso, quindi, rappresenta per noi il riconoscimento di uno stato di fatto. L’incontro con Cittadellarte ha rappresentato la manifestazione concreta della cornice teorica in cui già ci muovevamo pur senza rendercene conto.

Il commento del direttore di Cittadellarte

Con queste parole Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte, commenta l’adesione di Italia che Cambia al Terzo Paradiso: “Qualcosa di profondo e immediato unisce gli artisti che studiano e insegnano alla nostra scuola di arte e cambiamento (UNIDEE-Accademia del Terzo Paradiso) con gli attori del cambiamento le cui storie Italia che Cambia raccoglie e racconta da anni: la prova è che entrambi agiscono in base a una forza interiore, a una motivazione, a una ispirazione, spontanea, autonoma. Nessuno può costringere un artivatore (come chiamiamo i nostri allievi e maestri) a creare uno spazio di coliving a Nablus o Matera, come hanno fatto Beatrice Catanzaro o Andrea Paoletti; allo stesso modo, nessuno può costringere nessuno dei protagonisti delle storie di Italia che Cambia a fare quello che hanno fatto. Ma per entrambi, attivatori e attori del cambiamento, vale anche il contrario: nessuno ha potuto impedirglielo. Questa libertà che diventa responsabilità è il dono più prezioso che fanno a se stessi e a tutti noi”.

Cosa succede ora?

In parte niente, nel senso che continueremo a raccontare le realtà che cambiano il paese e queste continueranno ad essere inconsciamente o consciamente mosse o ricomprese nell’alveo di questo nuovo paradigma. In parte tutto, nel senso che Italia che Cambia inviterà le realtà mappate ad esplorare questi concetti e contestualmente Cittadellarte promuoverà i protagonisti delle storie raccolte dalla redazione di Italia che Cambia come rappresentanti e attori di quei cambiamenti da loro incentivati e auspicati.

Questo è solo l’inizio. Molte altre collaborazioni sono in cantiere, ma di queste parleremo prossimamente. Restate sintonizzati.


Per saperne di più: esplora l’Italia che Cambia.