Il Terzo Paradiso incontra “Sagome 547”: a Staglieno un dialogo artistico tra memoria e speranza
Il 28 settembre 2025, dalle ore 10:45 presso il Cimitero Monumentale di Staglieno a Genova, si terrà un evento che unisce arte e impegno sociale. L'appuntamento prevede la presentazione di un’installazione performativa dedicata ai diritti dei bambini e nata dall’incontro tra il simbolo trinamico di Michelangelo Pistoletto e "SAGOME 547" di Daniele Arzenta.

Innestare una sensibilizzazione sociale sul tema dell’infanzia e dei suoi diritti: è questo, in sintesi, l’obiettivo dell’iniziativa in programma domani a Staglieno – voluto da SO.CREM – che darà vita a una dialogo artistico tra memoria e speranza. L’evento, in programma al Cimitero Monumentale, avrà inizio alle 10:45 con una presentazione del camposanto a cura della Direzione Servizi Cimiteriali del Comune di Genova, per poi proseguire presso la sede di SO.CREM con la presentazione di un’installazione performativa nata dall’incontro tra il Terzo Paradiso, segno-simbolo creato da Michelangelo Pistoletto, e SAGOME 547, progetto ideato da Daniele Arzenta. L’opera, che sarà successivamente visitabile nel Tempio Laico, vuole offrire un’esperienza immersiva per riflettere sul dramma vissuto dai bambini vittime di guerre e privazioni.

Il dietro le quinte
L’iniziativa vede il coinvolgimento di numerose realtà artistiche e sociali, tra cui CESVICO – Centro per lo Sviluppo della Solidarietà e della Cooperazione Internazionale, Fondazione Pistoletto Cittadellarte Onlus con il progetto Rebirth/Terzo Paradiso curato per questa occasione dalla storica dell’arte Silvia Filippi, AGARTE – Fucina delle Arti, oltre a Globe Today’s e Globe Today’s 7Arts come media partner, mentre la direzione artistica è affidata a Loredana Trestin. Inoltre, in concomitanza con l’evento, magistrati provenienti da tutta Italia parteciperanno al convegno Dovere, divieto e facoltà di curare nella relazione con il paziente minore, che si terrà presso l’Aula Magna di Palazzo di Giustizia di Genova a cura della professoressa Linda Alfano. Molti di loro saranno anche presenti all’evento, a testimonianza di come, secondo gli organizzatori, la legge voglia tutelare i diritti dei minori e garantire loro protezione e giustizia.

Le finalità e i contributi
L’installazione performativa nasce con l’obiettivo di rappresentare la negazione dei diritti fondamentali, come la vita, attraverso una potente metafora visiva. A questo proposito, le sagome di SAGOME 547 incontrano il Terzo Paradiso, creando un dialogo artistico ad hoc. Le sagome, simbolo silenzioso di anime spezzate, rappresentano infatti i bambini che hanno perso la vita o che vivono in condizioni di violenza e privazione; quelle che formeranno il simbolo di Michelangelo Pistoletto sono state dipinte da una serie di artisti del circuito dell’arte contemporanea internazionale, tra cui Mimmo Paladino, Piero Pizzi Cannella, Marco Tirelli, Gianfranco Baruchello, Omar Galliani, Josè Dalì (figlio di Salvador Dalì), Giuseppe Uncini, Enzo Cucchi, Marc Kostabi, Giosetta Fioroni, Ana Maria Laurent, Vettor Pisani, Otello Scatolini e molti altri, tra cui numerosi creativi stranieri. “Secondo dati Unicef – spiegano gli organizzatori – oltre 47 milioni di bambini sono costretti ad abbandonare la propria casa a causa di guerre, carestie e cambiamenti climatici. Catherine Russell, direttrice generale dell’Unicef, ha definito il 2024 come uno degli anni peggiori per i bambini coinvolti nei conflitti. Papa Francesco ha ribadito con forza che nulla vale più della vita di un bambino e che uccidere i piccoli significa negare il futuro dell’umanità”.

Il ruolo del Terzo Paradiso
Il Terzo Paradiso di Pistoletto è un segno di rinascita che mira a unire gli opposti per generare una nuova umanità, una riflessione artistica che non vuole essere solo contemplata, ma deve interrogare, smuovere coscienze e stimolare azioni concrete; l’installazione performativa diventa quindi un’operazione sociale, un appello all’impegno attivo per il cambiamento. “L’evento al Cimitero Monumentale di Staglieno – concludono gli organizzatori – non sarà solo un momento di riflessione, ma un invito a trasformare l’indignazione in consapevolezza, la memoria in responsabilità, la visione in azione. Sarà l’occasione per ascoltare il silenzio che domanda giustizia e unirsi nel cuore del Terzo Paradiso per spezzare la catena dell’indifferenza. Solo così si può rinascere, come in una primavera che sboccia, verso una società fondata sulla pace, sull’amore e sul rispetto per la vita”.