Fuchsia, light green, orange, U.N.’s blue, yellow, red, dark green and saffron yellow (fucsia, verde chiaro, arancione, U.N.’s blu, giallo, rosso, verde scuro e giallo zafferano): no, non stiamo descrivendo un arcobaleno fantascientifico, ma elencando i colori che, negli ultimi anni, hanno ‘tinto’ il Terzo Paradiso. È consuetudine, infatti, che gli ambasciatori Rebirth indichino una tonalità cromatica da abbinare al simbolo trinamico, in una scelta che non è meramente estetica, ma allegorica. Un colore che cela un significato e lancia un messaggio. La prima parola chiave ricorrente è rinascita, in riferimento al Rebirth Day, che si celebra annualmente dal 21 dicembre 2012. Si tratta infatti di un evento globale, ma non pensiamo a feste o eventi di mero intrattenimento, ma iniziative che promuovono e sensibilizzano partecipanti e comunità sui principi del segno-simbolo di Pistoletto. Come riportato nel sito dedicato, tutti possono partecipare, con iniziative individuali o di gruppo, proponendo idee, azioni e attività coerenti con il processo di trasformazione responsabile della società. “Il progetto Rebirth/Terzo Paradiso – viene specificato nel portale web – è a basso impatto, sostenibile e attento alle questioni ambientali; promuove un modello di sviluppo indirizzato alle pratiche del minor consumo di risorse ed è basato sulla libera collaborazione di individui e comunità in tutto il mondo. La partecipazione a Rebirth-Day rappresenta un impegno personale a contribuire al processo di cambiamento”. Non ci sono limiti, è consentito qualunque linguaggio o forma espressiva (performance, musica, flash-mob, installazioni, incontri, eventi gastronomici…) che possano veicolare un messaggio di arte e sostenibilità.
Gli ambasciatori, quindi, hanno votato per decidere quale colore avrebbe accompagnato il Terzo Paradiso nel corso dell’anno, soprattutto in vista del Rebirth Day 2020. Quello opzionato ufficialmente è stato il verde chiaro, brillante, Pantone 375c. Il coordinatore Rebirth/Terzo Paradiso Saverio Teruzzi, ai nostri microfoni, ha illustrato i significati dietro questa scelta di gruppo: “Verde chiaro, come se fosse un germoglio, una nuova foglia sull’albero del Terzo Paradiso. Le radici – argomenta – sono forti, salde, basate sull’arte, culturalmente cresciute nel tempo, dove ogni singolo ramo rappresenta uno degli ambasciatori Rebirth. Il tronco è ovviamente Cittadellarte, la linfa è la demopraxia, l’insieme è l’opera viva e vitale disegnata da un artista: Michelangelo Pistoletto. Utopia? Mi chiedo quante volte Michelangelo possa aver sentito questa parola dall’inizio della sua carriera artistica. Utopia, non luogo, non è lo specchio stesso un’ipotesi di non luogo? Ma non è Cittadellarte un luogo? E allora noi, gli Ambasciatori, le Ambasciatrici e le Ambasciate, che siamo parte dell’albero non siamo luogo, disseminato, ma luogo?”. La risposta alle domande… le lasciamo a voi.