Il Terzo Paradiso è stato scelto come il simbolo dei Sustainable Fashion Awards 2022, che si terranno domenica prossima nel capoluogo lombardo. Cittadellarte accompagnerà infatti Camera Nazionale della Moda Italiana nella nuova edizione dell’evento per esprimere l’impegno del mondo della moda per una rinnovata ecologia di relazioni e pratiche; un nuovo stare insieme che si fonda sul patto tra uomo e natura. L’appuntamento, che chiuderà la Milano Fashion Week in corso, è organizzato da Camera della Moda in collaborazione con la Ethical Fashion Initiative delle Nazioni Unite, e con il supporto del Ministero degli Affari Esterie della Cooperazione Internazionale, dell’Agenzia ICE e del Comune di Milano. L’iniziativa, in programma al Teatro alla Scala di Milano, rifletterà dunque la partnership tra Camera della Moda italiana e la Fondazione Pistoletto, che si rinnova a distanza di 10 anni e conferma l’impegno condiviso nell’ambito della formazione per la moda sostenibile, su cui è fondata l’Accademia Unidee di Cittadellarte con i suoi corsi di laurea triennale e master, in collaborazione con la filiera tessile, con brand globali e le Nazioni Unite.
“Il Terzo Paradiso – si legge nella nota stampa dedicata – rappresenta la fusione fra il primo e il secondo paradiso: il primo è quello in cui gli esseri umani erano totalmente integrati nella natura, il secondo è il paradiso artificiale, sviluppato dall’intelligenza umana. Il Terzo Paradiso è la terza fase dell’umanità, che si realizza nella connessione equilibrata tra l’artificio e la natura”. Come a suggellare ulteriormente la collaborazione e il legame tra Cittadellarte e Camera della Moda, Michelangelo Pistoletto sarà presente alla serata come membro della giuria incaricata di nominare i vincitori del Sustainable Fashion Awards 2002. I premi omaggiano personalità e realtà virtuose del mondo della moda italiana e internazionale che si sono distinte per l’impegno dedicato alla sostenibilità nella sua accezione più alta, per visione, innovazione, impegno per l’artigianato, riconoscimento delle differenze, economia circolare, diritti umani e giustizia ambientale.