Prosegue la rubrica ‘Note sulla demopraxia’: vi proponiamo nuove considerazioni di Paolo Naldini (per visionare il precedente testo del direttore di Cittadellarte su questo topic cliccare qui).
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La mappatura* è indirizzata, tra numerosi aspetti, anche a determinare per ogni organizzazione mappata il gradiente di sostenibilità, misurato secondo un set di parametri indicatori articolato nei quattro aspetti della sostenibilità: ambientale, sociale, culturale ed economico.
Gli indicatori possono essere ogni volta diversi, adattandosi il più possibile alle specificità dell’ecosistema costituito dalle organizzazioni mappate. Ciò che è essenziale è che il set di indicatori e i corrispondenti indicatori vengano mantenuti costanti nelle due rilevazioni successive, l’una al momento della mappatura, l’altra al termine del primo corso del cantiere, generalmente dopo un anno.
Il set di indicatori e dei relativi misuratori atti a definire il gradiente di sostenibilità di ogni singola organizzazione e quindi dell’intero ecosistema di riferimento viene approntato preliminarmente alla mappatura, ma viene sviluppato in modo definitivo durante la mappatura.
Quindi, durante il Forum, il set è sviluppato in modo esecutivo, così che si possa procedere materialmente al calcolo del gradiente di sostenibilità.
1 – Set preliminare. Si parte dunque da uno schema di base, elaborato a partire dai principali parametri in uso per ognuno dei 4 ambiti della sostenibilità, secondo un approccio piuttosto generale.
2 – Set definitivo. Durante la mappatura si chiede alle stesse organizzazioni mappate di individuare criteri e parametri più specifici, capaci cioè di rappresentare meglio le loro organizzazioni. Questi parametri proposti dalle singole organizzazioni vengono dunque confrontati tra loro e se ne individuano caratteristiche comuni in modo da determinare delle definizioni che possano essere riferite a tutte le organizzazioni.
3 – Set esecutivo. Durante il forum il set risultante da queste operazioni (set definitivo) viene ulteriormente discusso fino a raggiungere il livello di set esecutivo. A questo punto le organizzazioni rispondono alle richieste di misurazione poste dal set e si forma così la valutazione, o fotografia, del gradiente di sostenibilità al tempo del primo forum, o ‘t’ con zero.
Segue il Cantiere, durante il quale le organizzazioni decidono se e come operare lungo le direttrici di azione individuate durante il forum e quindi anche in relazione ai misuratori e agli indicatori adottati. Alla fine del Cantiere, previamente al Forum, si terrà dunque una nuova misurazione e prima del Forum essa sarà condivisa, in modo che il Forum stesso possa partire dalla presa di consapevolezza collettiva dei progressi compiuti dalla propria organizzazione e dall’ecosistema complessivo.
Non si tratta soltanto della misurazione dell’impatto sociale, quanto piuttosto della misurazione dell’impatto che l’opera demopratica ha sui 4 ambiti di sostenibilità.
Questo impatto costituisce la dimensione del cratòs che le pratiche hanno esercitato nell’anno.
Ovviamente è essenziale la coerenza dei parametri tra le due misurazioni consecutive.
Nulla vieta che alcuni parametri o indicatori non contemplati dalla prima misurazione possano essere introdotti in itinere, anche dopo la realizzazione del primo forum e della connessa prima misurazione. Anche in questo caso, infatti, si avrà la misurazione di un eventuale cambiamento tra il tempo della prima misurazione e quello della seconda, cioè il secondo forum.
Paolo Naldini, Biella, 20 novembre 2020
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