L’equilibrio attivo tra le pratiche e le politiche alla base del buon governo
Dal buon governo di Lorenzetti alla città arcipelago della Fondazione Pistoletto: vi proponiamo l'editoriale di Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte, pubblicato in apertura della pubblicazione cartacea di Arte al Centro. "Alla Fondazione Pistoletto, scuola di ricerca e laboratorio di pratica concreta, l’intero territorio della provincia - ha affermato - è assunto come progetto e trasfigurato da un’allegoria potente come quella che ispirò gli affreschi del Palazzo Pubblico di Siena: una città arcipelago dove regna la demopraxia".

Ginevra, Ristorante Refettorio, fondato dall’Ambasciatore del Terzo Paradiso Walter el Nagar. Uno spazio accogliente dove si servono pasti di ottima cucina tra installazioni d’artista, su luminosi tavoli di legno intarsiati di uno specchio che, quando uniti, forma il simbolo del Terzo Paradiso. Pasti a pagamento a pranzo, gratis alla sera, per le persone qui portate dalle organizzazioni che si occupano di chi non può permettersi non tanto un ristorante come questo, ma nemmeno un pasto caldo. Questo elegante e utopico ristorante nel cuore della Svizzera da più di un anno organizza con Cittadellarte un’opera demopratica con la partecipazione attiva di un centinaio di organizzazioni governative e non governative interessate al tema del diritto al cibo.
Dalle vetrate affacciate su Rue de Lyon entra la luce energizzante di una radiosa giornata di maggio. Sono seduto al tavolo di fianco ad Alfonso Gomez, il sindaco di Ginevra, entusiasta e affabile politico navigato, figlio di immigrati. Dice: “Sono così soddisfatto e convinto che intendo portare la stessa modifica alla Costituzione federale”. Perché l’Opera Demopratica ha generato un Manifesto per il diritto al cibo che è stato assunto dal Consiglio del Cantone di Ginevra e ha portato al cambiamento della Costituzione cantonale.

Roma, spazio Metropoliz Museo dell’Altro e dell’Altrove, edifici dell’ex salumificio Fiorucci, al 913 della Prenestina, piena periferia est. Stringo la mano a Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, circondato da un codazzo frenetico, a cui mi presenta Giorgio De Finis, anche lui Ambasciatore del Terzo
Paradiso. Il sindaco ha appena annunciato che il comune realizzerà 150 alloggi di edilizia popolare (di cui 60 destinati alle famiglie Rom e migranti che hanno occupato oltre 10 anni fa questi spazi) e istituirà un Museo Civico. Giorgio, curatore e antropologo, si è unito alla lotta per il diritto alla casa che gli occupanti e i movimenti hanno condotto qui, vi ha coinvolto centinaia di artisti e migliaia di persone, attivando per due anni al MACRO, di cui è stato direttore, un asilo, la cui grande sala è stata lo spazio dell’Opera Demopratica Roma, coordinata insieme a lui da Saverio Teruzzi, che ha accolto e sviluppato la lotta e l’utopia di Metropoliz.

A Roma come a Ginevra la demopraxia è questa circolarità dalle pratiche alle politiche e dalle politiche alle pratiche. Come raccordare le istituzioni della politica rappresentativa con le pratiche trasformative dei cittadini? Come possono i progetti degli abitanti costituire politiche? Come si esercita il buon governo, oggi, rispetto alla visione trecentesca del Lorenzetti? Cittadellarte, con la sua rete di Ambasciate da cui vengono casi illuminanti e stimoli continui, esplora queste domande fondamentali per la nostra sopravvivenza sul e col pianeta.
Alla Fondazione Pistoletto, scuola di ricerca e laboratorio di pratica concreta, l’intero territorio della provincia è assunto come progetto e trasfigurato da un’allegoria potente come quella che ispirò gli affreschi del Palazzo Pubblico di Siena: una città arcipelago dove regna la demopraxia. Campagna e centri abitati, natura e artificio, popolo e governo, sono opposizioni dualistiche che qui oggi, coerentemente con la formula della creazione, si compongono in un equilibrio attivo e dinamico, costantemente generativo e rigenerativo.
Di questa scuola laboratorio ricorrono quest’anno i 25 anni di fondazione, nella sua forma del programma di residenza UNIDEE Università delle Idee, a cui dal 2016 si affianca l’Accademia Unidee. In queste pagine – Naldini fa riferimento alla pubblicazione cartacea distribuita ad Arte al Centro, ndr – troverete alcune delle storie che questa scuola laboratorio ha vissuto quest’anno. Sono da leggere ognuna come una storia completa, ma anche come capitoli di una narrazione più ampia, con decine o centinaia di altre storie che su queste pagine non compaiono, ma avvengono e sono avvenute nel mondo. Quasi un’epopea, prosaica e fattrice di mondi.


Foto di copertina: Ambrogio Lorenzetti, Effetti del buon governo in città, 1338-1340, Sala della Pace, Palazzo Pubblico, Siena.