A Roma l’arte segna il trait d’union fisico e metaforico tra due edifici dalla forte valenza storico-architettonica: a partire dal prossimo 21 dicembre, l’Archivio centrale dello Stato verrà inaugurata una nuova installazione di Michelangelo Pistoletto, che collegherà i due edifici dello stesso. Quest’ultima, titolata ‘Al passo della Costituzione con il Terzo Paradiso’, unirà i due corpi di fabbrica creando non soltanto un mero transito tra due strutture, ma rappresentando concretamente il passaggio simbolico tra la memoria cartacea e quella digitale. Nel dietro le quinte del lavoro figura l’architetto Massimo Domenicucci, che ha inventato e realizzato l’opera. L’appuntamento rientra nel contesto dei festeggiamenti per il 70° anniversario della Costituzione italiana, che l’Archivio centrale dello Stato celebra ospita con la mostra ‘Costituzione e diritto delle genti’. Si tratta di un’esposizione documentaria, allestita nel monumentale atrio dell’Istituto, dove sarà eccezionalmente in mostra l’originale della Costituzione. “Eccelso esempio – si legge nella nota stampa della mostra – della scienza giuridica, eretta a baluardo della democrazia e della sovranità popolare contro qualsiasi forma di dittatura“.
Per la prima volta nella storia della Repubblica italiana, saranno esposte (al fianco della legge fondamentale dello Stato), le ratifiche dei testi legislativi capisaldi del diritto delle genti, ovvero la Convenzione della Società delle nazioni, il trattato ONU del 1945, il trattato di Lisbona e il trattato di Roma. Ed è proprio in questo contesto che sarà inaugurata l’opera dell’artista biellese, realizzata in collaborazione con l’Archivio centrale. Per il 21 dicembre (coincidenza non casuale, nella stessa giornata si celebra anche il Rebirth Day), sarà presente anche Michelangelo Pistoletto, che sarà protagonista di un incontro nella sala conferenze – a cui parteciperanno anche gli studenti di alcune scuole della zona – e presenzierà all’inaugurazione della sua opera.
“L’esterno dell’edificio – scrivono gli organizzatori nel comunicato stampa dell’evento – sarà ulteriormente arricchito dall’opera realizzata da Bruno Ceccobelli, ‘Sole Italiano’, meridiana posta a rappresentare il punto di contatto tra il tempo della storia, le ombre, e il tempo cosmico, la luce, indicando il ricongiungimento tra la società e le sue istituzioni con la natura e l’ambiente. Nello spazio espositivo interno saranno esposte opere dell’artista unitamente a creazioni di talenti contemporanei. Nel corso della mostra si presenterà al pubblico l’Archivio digitale dello Stato italiano (ADSI), struttura finalmente realizzata al fine di tutelare il patrimonio digitale delle pubbliche amministrazioni e affrontare il difficile passaggio dalla memoria registrata su carta a quella su supporto informatico. Una postazione informativa sarà poi dedicata al volume ‘Nuove fonti per la storia d’Italia. Per un bilancio del secolo breve’ che racconta delle nuove straordinarie acquisizioni documentarie dell’Istituto, fondamentali per la comprensione e la scrittura della storia della prima Repubblica”.
Da sottolineare, infine, le 17 opere di Eve Carcan dedicate (ognuna) ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, che hanno consentito il patrocinio della manifestazione da parte dell’Asvis, di Attua e della rappresentanza della Commissione Europea.