È giunto il momento: ritorna il meeting annuale del progetto Rebirth/Terzo Paradiso. Per questa edizione un centinaio di ambasciatori provenienti da tutta Italia e internazionali convergono su Bologna, alla Fondazione Golinelli di via Paolo Nanni Costa 14. L’obiettivo? Muoversi verso il Terzo Paradiso avvalendosi del metodo demopratico e, in questa occasione, contarsi per contare, come annuncia l’immagine ufficiale dell’iniziativa. L’evento, oltre a condividere le esperienze dei cantieri e i progetti avviati, sarà orientato a definire il ruolo futuro delle ambasciate. Al centro delle pratiche e dei lavori, come di consueto, i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Per delineare e sintetizzare i contenuti dell’incontro, che si terrà venerdì 24 gennaio dalle 15 alle 19, abbiamo intervistato chi lavora quotidianamente al progetto Rebirth, ovvero il coordinatore Saverio Teruzzi.
Gli ambasciatori, metaforicamente sempre uniti – a prescindere dalla distanza geografica – intorno ai cerchi del simbolo trinamico, si ritrovano al meeting del progetto Rebirth/Terzo Paradiso. Qual è la funzione di questo appuntamento annuale?
La plenaria è il momento dell’incontro, del confronto, della ricerca e della discussione aperta.
L’ultima edizione dell’iniziativa si è svolta a Cittadellarte a Biella, questa volta toccherà a Bologna, presso la Fondazione Golinelli. Quale sarà il leitmotiv di questa tappa?
Sarà ‘contiamoci per contare’. Dobbiamo cercare di capire come deve evolvere il ruolo dell’ambasciatore e come costituirsi, dove se ne senta l’esigenza, in ambasciata.
Prendiamo quindi come riferimento lo slogan contiamoci per contare, presente anche nel logo ufficiale dell’evento, e la dimensione quantitativa: quali sono i numeri attuali delle ambasciate Rebirh/Terzo Paradiso nel mondo?
Per ora gli ambasciatori sono 168, con rappresentanze in tutti i cinque continenti.
Il meeting di venerdì sarà preceduto da un talk ad Arte Fiera, che vedrà come relatori Michelangelo Pistoletto, Paolo Naldini e Flavio Ronzi, segretario generale di Croce Rossa Italiana. Che valore ha raccontare l’arte della cura – tematica che da cui prende il nome l’incontro in questione – e il patto per il cambiamento siglato da Cittadellarte e Croce Rossa Italiana in una fiera in cui l’arte è prevalentemente intesa come mercato?
Non possiamo dimenticare quanto il Terzo Paradiso significhi a livello d’impatto sociale. L’arte è al centro del nostro progetto ed entra direttamente in contatto con il mondo. In questo senso assume un doppio valore: il linguaggio verso l’altro da una parte e la riflessione verso se stessi dall’altra; l’incontro dei due emisferi è l’arte della cura, che si affianca e prosegue l’attività svolta dalla Croce Rossa e dalla Mezza Luna Rossa sul campo.
In linea con la mission di Cittadellarte e con l’impronta del Terzo Paradiso, gli ambasciatori operano per contribuire a produrre e ispirare una trasformazione sociale responsabile della società attraverso idee e progetti creativi. Per lo sviluppo di questo processo vi ispirate ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, avvalendovi delle collaborazioni con le Nazioni Unite e con ASVIS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. Quali dei goals ONU toccherete più da vicino durante il meeting di venerdì?
Obiettivo 17, Partnership per gli Obiettivi, è forse il più adatto da indicare, parlando del ruolo degli ambasciatori, in quanto prevede di rafforzare i mezzi di attuazione e di rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile.
In che modo la rete delle ambasciate si relazionerà con l’Accademia UNIDEE?
Innanzittutto per gli ambasciatori ci sarà sempre la possibilità di iscriversi in maniera facilitata, in seguito l’Accademia diverrà un punto di riferimento e di sviluppo per ogni ambasciata.
Hai un messaggio da rivolgere agli ambasciatori in vista dell’incontro di venerdì? Cosa diventeranno le ambasciate nel tempo?
Il termine tempo è la chiave di volta, perché nel tempo il progetto – così come il ruolo degli ambasciatori – si sta rafforzando e prendendo piena coscienza dei valori di cui siamo portatori. C’è un limite? No. Perché? Perché chi di noi, qualche anno fa, avrebbe potuto pensare al simbolo del Terzo Paradiso in orbita intorno al nostro pianeta?
Il meeting, quest’anno, ricorre a distanza di circa un mese dal Rebirth-Day. Come si arriva a una rinascita sociale a partire dall’arte?
Attraverso la consapevolezza, la pratica e la partecipazione.