“Noi oggi celebriamo un genio del 900′, un artista che è stato animatore protagonista della corrente dell’Arte Povera e che quest’anno festeggia i 60 anni di carriera e i 90 anni di età”: Michelangelo Pistoletto è stato presentato così da Daria Bignardi nella trasmissione radiofonica Ora Daria andata in onda ieri mattina su Radio Capital. Il programma dell’emittente curato dalla stessa Bignardi e da Stefano Sgambati con la collaborazione di Silvia Righini pone sotto i riflettori libri e storie di attualità attraverso dialoghi e interviste con ospiti di differenti ambiti. Ieri, come accennato, il protagonista è stato il fondatore di Cittadellarte. “Le va bene – ha esordito la giornalista – se la chiamo maestro?”. Pistoletto ha quindi illustrato cosa significa per lui questo appellativo: “Certo – ha replicato -, maestro vuole dire portare la propria conoscenza agli altri e io penso di avere qualcosa da insegnare, nello specifico a nuovi maestri che portano al mondo la possibilità di migliorare”. La conduttrice si è soffermata su questo aspetto: “Cosa vorrebbe insegnare ai maestri?”. “Soprattutto come sintetizzare la formula della creazione – ha specificato l’artista – che ho messo a punto negli anni. La creazione è un fenomeno condiviso da tutti, tutti siamo creativi e tutti abbiamo la possibilità di creare, ma dobbiamo sapere che la creazione ci porta una responsabilità. Perché creiamo? Cosa creiamo? Cosa facciamo insieme? Creare significa anche mettere a punto un sistema di intesa”. Il dialogo si è così concentrato sull’ultimo libro del maestro, intitolato La Formula della Creazione, volume edito da Cittadellarte e curato da Chiara Belliti e Ruggero Poi. L’opera ripercorre, passo dopo passo, il cammino che l’essere umano ha attraversato creando la religione, la politica, la scienza e le culture della società grazie al fermento germinale dell’arte (tutti i dettagli in un nostro precedente articolo).
“È un bellissimo libro – sostiene la giornalista – che si pone anche come interessante autobiografia del suo percorso umano e artistico, che l’ha portata a definire la formula della creazione, che possiamo anche chiamare la formula della vita”. A questo proposito, Pistoletto ha sottolineato che“ sì, è la formula della creazione se ne parliamo in termini scientifici, ma è anche la formula della vita, perché noi la dobbiamo applicare nella nostra quotidianità. La vita è la ‘cosa’ a cui noi partecipiamo tutti, sia come esseri umani tra esseri umani sia come vita planetaria. Il rapporto che abbiamo col nostro pianeta è fondamentale. Vita è conoscenza e coscienza, oltre alla capacità di regolare i nostri rapporti creando continuamente una visione e un’attività che permettano di migliorare il nostro stato, passando a un terzo stadio dell’umanità, il Terzo Paradiso, che mette in connessione e in equilibrio natura e artificio”. Daria Bignardi è poi passata all’incontro L’artista e l’astronauta, in programma per sabato 11 febbraio, alle ore 17.30, quando, presso la Sala di Rappresentanza della Fondazione Carifano, si terrà un appuntamento che vedrà come relatori Pistoletto e Paolo Nespoli; per l’occasione verranno ripercorse alcune delle tappe della missione spaziale VITA – che vide come simbolo ufficiale il Terzo Paradiso – e messi in luce punti d’incontro tra arte e astronomia attraverso un dialogo tra i due ospiti. “La gente ha capito – ha affermato il maestro in riferimento a un progetto parallelo della Missione VITA, ossia Spac3 – che guardare il mondo dall’alto voleva dire impegnarsi nel mondo stesso”. A seguire la conduttrice ha a sua volta annunciato due nuove mostre di Pistoletto, ossia Pace Preventiva a Palazzo Reale di Milano e Infinity – L’arte contemporanea senza limiti al DART – Chiostro del Bramante di Roma, quest’ultima curata da Danilo Eccher che “da sempre – ha aggiunto l’artista – si occupa anche del mio lavoro“. L’intervista è terminata con un commento sul Festival di Sanremo: “Ho apprezzato – ha concluso il maestro – gli interventi del nostro presidente Mattarella, che porta il sorriso degli italiani al mondo, e di Benigni, che ha detto quello che tanti politici dovrebbero ascoltare e imparare”.