Michelangelo Pistoletto riceverà, domani 10 marzo alle 12 presso Palazzo Sant’Elia, la cittadinanza onoraria di Palermo. Il ruolo dell’opera nel contesto della kermesse culturale “Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018” è fondamentale: attorno al tavolo di “Love difference” si svolgono alcuni dei più importanti eventi di confronto internazionale della manifestazione (come scritto in un nostro precedente articolo). La cittadinanza onoraria, infatti, è un’onorificenza concessa dai comuni a una figura (di differenti ambiti, dalle scienze alla letteratura e dall’arte fino al sociale) legata alla città per l’impegno riversato o per le proprie opere.
Di seguito la motivazione di attribuire il prestigioso riconoscimento all’artista biellese: “La cittadinanza onoraria va a Michelangelo Pistoletto – si legge in comunicato emesso dall’ufficio stampa della manifestazione culturale – per essere riuscito a sintetizzare in un’unica, straordinaria opera d’arte, la coesione e il sincretismo di popoli diversi che si affacciano su un unico mare, simbolo di unione e fratellanza. Michelangelo Pistoletto non è solo l’artista di livello mondiale che ha saputo unire la ricerca scientifica al linguaggio dell’arte contemporanea, ma è anche un affascinante narratore di immagini, di suoni e di lingue. ‘Love Difference’, il suo tavolo specchiante che ha affidato a Palermo Capitale Italiana della Cultura, è un libro su cui sono scritti i medesimi valori espressi dalla Carta di Palermo”.
La storia di “Love Difference” comincia nei primi anni 2000: Pistoletto riceve nel 2003 il Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia e, nell’ambito della Biennale, viene presentato Love Difference – Movimento Artistico per una Politica InterMediterranea, progetto nato nell’aprile del 2002 e coordinato dall’Ufficio Politica di Cittadellarte. L’opera di Pistoletto che costituisce il simbolo di “Love Difference” è un grande tavolo specchiante a forma di bacino del Mediterraneo, circondato da sedie provenienti dai diversi paesi che si affacciano su questo mare. Attorno a questo tavolo, a Venezia e più avanti nel tempo in altre sedi nel mondo, verranno poi presentate e sviluppate molte delle attività del progetto artistico. Un episodio significativo della cronistoria nel 2005, quando a Mantova, nella mostra “Pistoletto & Cittadellarte. La Mensa delle Culture”, vennero esposti sei grandi tavoli, chiamati Mari Mediterranei, riproducenti ciascuno la forma di un mare (Mar Baltico, Mar Nero, Mar dei Carabi-Golfo del Messico, Mare della Cina meridionale, Mar Rosso e Mare Mediterraneo), bacino d’acqua che congiunge culture diverse e diventa così mediatore tra terre, lingue, visioni politiche e religioni.
“Love Difference – si legge nel “Manifesto Love Difference” di Pistoletto pubblicato nel 2002 – è un nome, uno slogan, un annuncio programmatico. Il movimento unisce l’universalità dell’arte all’idea di transnazionalità politica e focalizza la sua attività nell’area mediterranea in quanto in essa si rispecchiano i problemi della società globale. Da una parte la differenza tra etnie, religioni e culture è, oggi, causa di terribili conflitti; dall’altra vi è una drammatica situazione prodotta dalla supremazia dei poteri che producono l’uniformità e il livellamento delle differenze (…) Uniformità e differenza sono i due termini antagonisti che rappresentano la massima tensione conflittuale nell’attuale realtà planetaria. Una politica che porti ad ‘amare le differenze’ è vitale per lo sviluppo di nuove prospettive nell’intera compagine sociale”.
“La cittadinanza onoraria che la Città di Palermo ha concesso a Michelangelo – spiega Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte – riconosce la sua figura di uomo e artista impegnato concretamente sulle problematiche più urgenti della società contemporanea. Pistoletto (e Cittadellarte con lui) congiunge alle sue opere artistiche l’attività pratica di individui, associazioni, istituzioni e organizzazioni di ogni tipo in un’officina collettiva di innovazione sociale incorporata tanto in opere d’arte quanto in pratiche concrete”.