“Protagosita dell’arte mondiale, Michelangelo Pistoletto, 86 anni, racconta i primi sintomi del Coronavirus, una battaglia vinta dopo un mese di ricovero all’ospedale di Biella“. La giornalista Bruna Fattenotte ha presentato così il servizio dedicato al maestro, ora finalmente a casa dopo aver contratto il Covid-19 ed essere stato in cura nel nosocomio cittadino. L’artista, tornato in forze, è stato intervistato dal Tg2, che ha mandato in onda il servizio nella serata di ieri. Pistoletto ha esordito mettendo in luce l’inizio del suo percorso di malattia: “Per fortuna – ha spiegato – avevo in casa un saturimetro, che mi ha mostrato come il mio sangue fosse molto privo di ossigeno. Eravamo bombardati da quanto stava succedendo nel mondo e quindi la preoccupazione era piuttosto forte”. Da qui il ricovero e l’isolamento, come da protocollo: “Io sono sempre stato ‘attivamente freneteco’ – ha affermato con autoironia Pistoletto – ma in quei frangenti si è aperta una parentesi di silenzio”.
Guarita la malattia, l’artista volge già uno sguardo di speranza al futuro: “Penso che da questo brutto momento che viviamo tutti insieme possa nascere una coscienza nuova”. Una suggestione generata anche da un nuova operazione che la Fondazione Pistoletto sta avviando (tutti i dettagli cliccando qui): “Noi, a Cittadellarte, abbiamo ‘assunto’ una parte della canzone dei Subsonica dedicata al Terzo Paradiso che nei versi finale recita ‘Come ti vestirai? Come ti nutrirai? Cosa acquisterai? In cosa crederai?’. Tutti – anche a partire da una riflessione alimentata dalle domande precedenti, ndr – devono assumere una responsabilità personale per creare una nuova dimensione del mondo”. La conduttrice Manuela Morena ha poi ripreso la linea dallo studio televisivo: “È una storia a lieto fine – ha concluso la giornalista – in questo momento ne abbiamo bisogno”.