Domenica 28 gennaio è andato in scena un dialogo musicale nella sede permanente del Terzo Paradiso: uno show condotto dagli artisti Pasquale Innarella e Johnny Lapio (come scritto in un nostro precedente articolo). Il primo, sassofonista, è una delle attuali colonne portanti del jazz italiano che annovera importanti collaborazioni internazionali; il secondo è un giovane trombettista torinese che si esibisce con uno stile che spazia dalla musica di ricerca all’arte contemporanea. Ci siamo confrontati con Innarella, dialogando a nostra volta col musicista per mettere in luce le peculiarità del concerto e i motivi che hanno portato la coppia a dar vita alla performance.
“Nella primavera scorsa – esordisce Pasquale Innarella – visitai Cittadellarte e restai particolarmente colpito dal grande lavoro condotto per riqualificare e dare nuova vita agli antichi capannoni industriali della città. Quando arrivai nell’attuale sede permanente del Terzo Paradiso rimasi impressionato: da una parte percepii la ‘forza’ magica del luogo e dall’altra constatai la sua particolare risonanza acustica. Quando iniziai le prove di suono mi resi conto che le note viaggiavano nel salone con ampia e irregolare riverberazione. Questa condizione acustica è data dal fatto che il suono compie due percorsi diversi all’interno dell’area per ricongiungersi solo alla fine ‘fisica’ del luogo: delle due tratte che compie il suono, il primo è una riverberazione naturale e regolare data dal rimbalzo della volta a botte, mentre l’altro è il rimbalzo del tutto frammentato, creato dal suono stesso, che si infrange continuamente tra le molte nicchie delle finestre. Tutto questo permette al suono emesso di compiere un suo percorso e avere una ‘vita’ autonoma”.
Dopo aver scoperto gli spazi di Cittadellarte e della sede permanente del Terzo Paradiso, il musicista pensò di realizzare il concerto: “In base a questi elementi acustici – argomenta l’artista – ho percepito che il luogo, grazie alla sua ‘magia’ data dalla residenza del segno-simbolo di Michelangelo Pistoletto e alla particolare acustica, avrebbe permesso la realizzazione di un dialogo tra due strumenti a fiato. Ecco quindi la scelta di realizzare la performance che vedesse in scena me al sassofono e Johnny Lapio alla tromba”.
Il musicista continua illustrando alcuni dettagli dell’evento: “Il dialogo tra sax tenore e tromba è nato con i primi suoni dei due strumenti e dai primi vagiti sonori emessi a distanza tra me e Johnny. Siamo poi passati alla ricerca del dialogo, camminando con il nostro corpo ‘sonante’ sul percorso del Terzo Paradiso. A quel punto, siamo partiti da punti più lontani tra loro, ma, avvicinandoci e cercandoci, abbiamo dialogato attraverso i suoni del sax e della tromba”.
(Nella prima foto: Pasquale Innarella – a sinistra – con il miele del Terzo Paradiso omaggiato da Andrea Quaregna – a destra – di Pacefuturo di Pettinengo)
Nel contesto di questa particolare interazione melodica sono emerse, come un riflesso, alcune dinamiche sociali tipiche degli esseri umani: “Attraverso il dialogo musicale – conclude Innarella – noi ci siamo cercati e trovati, ma anche scontrati con forza fino all’affermazione del nostro ‘io’. A seguire, però, è sopraggiunto nuovamente il desiderio di sviluppare la nostra interazione, che è ricominciata in modo costruttivo grazie alla magia del Terzo Paradiso: lo scenario ha sostenuto il nostro dialogo fino a raggiungere l’empatia tra i suoni”.
Per visionare alcuni istanti dello show cliccare QUI