Si è concluso il primo evento dedicato interamente al fashion design e all’innovazione sostenibile: il riferimento è al WSM Fashion Reboot, iniziativa tenutasi sabato e domenica scorsi nel capoluogo lombardo. L’evento si è nuovamente avvalso della partecipazione attiva di Cittadellarte, che lavora da anni a progetti legati alla moda sostenibile e, per questa occasione, ha nuovamente collaborato – insieme ai fashion designer della piattaforma B.E.S.T. (Better Ethical Sustainable Think-tank) – con White Milano. In questa edizione della rassegna, infatti, è stata proposta un’opera collettiva, inedita e realizzata negli spazi espositivi di BASE, a cura dell’Ufficio Arte di Fondazione Pistoletto: un Terzo Paradiso formato da ventisei stendardi realizzati con tessuti sostenibili e provenienti dalle aziende che aderiscono fin dal 2009 alla piattaforma Fashion B.E.S.T.
“Lo stendardo – aveva affermato in un nostro precedente articolo Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte – è un invito a farsi portabandiera dei valori urgenti e di responsabilità del quotidiano di ognuno di noi”. Come accennato, inoltre, hanno preso parte all’evento un’importante selezione di creativi, tutti parte del collettivo di fashion designer di Fashion B.E.S.T., ovvero Tiziano Guardini, Flavia La Rocca, Bav Tailor, Silvia Giovanardi, Blue of a Kind, Yekaterina Yvankova, ACBC (realtà innovativa nelle calzature) Officina +39, Juan Carlos Gordillo Arana e Laura Meijering. Oltre a mettere in luce le rispettive collezioni, i fashion designer hanno proposto un capo di abbigliamento frutto del lavoro collettivo: una t-shirt realizzata con tessuti e procedimenti a bassissimo impatto, realizzata in fibra di TENCEL ™ e cotone riciclato.
Fabrizio Consoli, Flavia La Rocca, Paolo Naldini, Marina Spadafora, Ivan Scalfarotto (Sottosegretario di Stato al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale nel Governo Conte II), Olga Pirazzi, Matteo Ward, Massimiliano Bizzi (fondatore di White), Tiziano Guardini.
Interviste a Paolo Naldini.
WSM Fashion Reboot è non è stato solo teatro di realtà affermate nel panorama della moda sostenibile, ma anche occasione per promuovere nuovi progetti virtuosi del settore. Nella giornata di sabato, infatti, è andata in scena la fase finale della open call WSM Smart Contest – Sustainable Manufacturing And Responsible Innovation Technologies, iniziativa – coordinata da Francesca Romana Rinaldi – nata per valorizzare le startup che offrono prodotti e servizi sostenibili. I responsabili di 10 realtà, per circa 10 minuti ciascuno, hanno illustrato al pubblico i rispettivi progetti. Alla presentazione è seguita la fase di analisi della giuria, composta anche da Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte (gli altri ospiti ad aver espresso la propria preferenza sono stati Sara Maino, Renzo Braglia, Chiara Tronville e Matteo Marzotto). Il verdetto? Per la sezione ‘prodotto’ ha vinto ‘ACBC – The zip shoe’ di Edoardo Iannuzzi (facente parte del collettivo dei fashion designer di B.E.S.T.), progetto dedicato a delle speciali scarpe che, secondo la proposta di valore, utilizzano la suola come risorsa condivisa e riducendo l’impatto ambientale; per l’ambito ‘servizio’ il più votato è stato ‘Staiy’, piattaforma online di moda sostenibile che offre un’esperienza personalizzata attraverso l’IA; sono state riconosciute, inoltre, due menzioni speciali a ‘Endelea’ e a ‘VIC’. La giuria ha seguito i seguenti criteri di valutazione: il quoziente responsabile dell’innovazione e la capacità di creare valore condiviso per persone e pianeta (comuni alle due categorie); integrazione di etica ed estetica per il ‘prodotto’; scalabilità per il ‘servizio’. Dopo la proclamazione dei vincitori è stato presentato il libro Fashion Industry 2030 di Francesca Romana Rinaldi, Matteo Marzotto e Matteo Ward.
I 10 finalisti del WSM Smart Contest.
Olga Pirazzi (responsabile Ufficio Moda di Cittadellarte) ed Edoardo Iannuzzi.
Immagine di copertina: la giuria del WSM Smart Contest.
crediti foto di copertina: francesca, matteo