Il mercatino di Let Eat Bi – L’orto d’asporto
Questa settimana vi proponiamo la quarta tappa del nostro percorso alla scoperta del mercatino di Let Eat Bi: protagonista dell'articolo l'azienda agricola "L'orto da asporto". I punti cardine dell'attività - che segue il metodo Manenti - sono: sostenibilità ambientale, stagionabilità dei prodotti, verdure a chilometro zero e il non utilizzo di fertilizzanti.

Continua il viaggio alla scoperta dei partner Let Eat Bi che tutti i mercoledì mettono in vendita le proprie specialità nel mercatino di Cittadellarte. Dopo aver messo sotto i riflettori Il frutteto di Bersej, Oro di Berta e Riunci Insù, questa settimana è la volta de L’orto d’asporto. Si tratta di un’azienda agricola di Cerrione a Biella, situata in via Kennedy 48 nella frazione di Vergnasco, che è gestita da Federico Zegna, titolare, e dalla moglie Laura Formagnana. L’attività propone ortaggi di stagione coltivati con il massimo rispetto dell’equilibrio naturale del terreno e dell’ecosistema che lo compone. La cura totale per l’ambiente e le coltivazioni, infatti, contraddistingue il lavoro della coppia: Federico e Laura non utilizzano fertilizzanti, né chimici né organici. Gli unici trattamenti che effettuano provengono da derivati naturali, ammessi nell’agricoltura biologica.

Altri punti forti de L’orto d’asporto sono la freschezza degli ortaggi e la sostenibilità: “Le nostre verdure  – spiega il titolare – sono raccolte in giornata per garantire un prodotto fresco e ricco di nutrienti. Cerchiamo, per quanto possibile, di venderle entro 12 ore dalla raccolta. Le giovani piantine, inoltre, crescono in cubi di torba posti in semenzaio, senza l’utilizzo di contenitori di plastica. Una volta cresciute, vengono trapiantate in serra o all’esterno a seconda della necessità. La nostra agricoltura è concepita per avere un basso impatto ambientale, l’irrigazione avviene a caduta, senza l’ausilio di energia elettrica o pompe, con il metodo goccia a goccia, recuperando acqua piovana o attingendo da un pozzo poco profondo”. Un innovativo lavoro a 360 gradi quindi, incentrato su ogni fase della produzione, dalla selezione dei semi, alla crescita delle piante fino alla raccolta manuale.

Quando è iniziata questa avventura professionale? “L’orto d’asporto – risponde Zegna – nasce dalla ricerca mia e di mia moglie di un cibo più sano e più fresco. Abbiamo cominciato da un enorme prato dietro casa con tanti buoni propositi e poca esperienza basata sull’orto casalingo. Abbiamo ottenuto degli ottimi risultati riguardo la qualità dei prodotti ma non sufficiente a livello produttivo per poter accontentare le richieste di amici e parenti. Motivati dai risultati ottenuti, abbiamo deciso di intraprendere un’attività di produzione e vendita ortaggi destinati ad una clientela più ampia”. L’azienda, inoltre, non propone solo verdure: coltivano anche antiche varietà di granoturco e legumi, oltre a piselli, fagioli, ceci e lenticchie. “Abbiamo in progetto – continua – l’impianto di un frutteto e la produzione di cereali come orzo e frumento per poter dare alla nostra clientela un’offerta completa”.

L’Orto da Asporto si ispira al filosofia dell’azienda Manenti: “Nel tempo – spiega Zegna – abbiamo approfondito svariati metodi: biologico, permacultura, agricoltura sinergica e biodinamica. La vera svolta, però, è arrivata quando abbiamo conosciuto e approfondito, facendo un corso ad hoc, il lavoro all’azienda agricola Manenti. ll metodo che utilizziamo per lavorare il terreno cerca di interferire il meno possibile con l’ecosistema, permettendo ai microorganismi che lo compongono di proliferare e di interagire con i vegetali che coltiviamo creando un ambiente sinergico utile allo sviluppo di piante sane, rigogliose e produttive. La strada è ancora lunga, sono numerosi gli aspetti che desideriamo migliorare, ma questo metodo è sicuramente quello più vicino a noi, un’agricoltura senza aggiunte che rispetta la terra e il suo equilibrio”.

L’impronta del metodo Manenti si vede, eccome. L’orto d’asporto riesce a coniugare sostenibilità, produzioni a km 0 e stagionabilità del prodotto, tutto proponendo eccellenze locali. In tema di cibo sano e locale, inoltre, è arrivata la partnership con Let Eat Bi: “Da poche settimane siamo presenti al mercatino, per noi è una novità. Credo, però, che sia una collaborazione molto positiva, perché reputo ottimo avere uno spazio comune dove offrire prodotti di specifiche realtà biellesi in centro città”. L’orto d’asporto non si ferma qui, i titolari sono pronti a lanciare alcune novità: “In futuro produrremo anche trasformati dai nostri ortaggi, come le passate di pomodoro. Vi aspettiamo – concludono – al mercatino; a breve offriremo anche i nostri pomodori e pomodorini, che sono tra gli ortaggi più apprezzati dalla nostra clientela”.