Come ti nutrirai?
Voglio ringraziare Michelangelo Pistoletto per aver avviato questa iniziativa a cui sono molto felice di partecipare. Intanto Pistoletto col Terzo Paradiso ci ha già spinto da un po’ di anni a riflettere su questa frattura percettiva che continuiamo ad avere tra l’idea di una specie, quella umana, e il resto della natura; come se fossimo noi e il resto. Invece, credo la cicatrice che mi piacerebbe rimanesse sul corpo fisico e sociale di ognuno di noi dopo questa grande crisi della pandemia fosse proprio una consapevolezza aumentata sul fatto che dobbiamo superare questa frattura percettiva. Noi siamo la natura e la natura siamo noi. Il virus ha stravolto le nostre economie, società e vite, e ci ha colpito quando eravamo già fragili e in crisi rispetto agli equilibri ambientali ed ecologici. Credo quindi che è veramente una responsabilità individuale e collettiva avere questo livello di consapevolezza aumentata e cresciuta.
Cosa possiamo fare noi? Qui al MAXXI abbiamo deciso di aprire una riflessione sull’ecologia della creazione, cioè di sfidare il mondo dell’arte, della creatività, della fotografia a far propri questi temi che il maestro Pistoletto ha intuito già da parecchio tempo. Poi ci sono gesti concreti che ognuno di noi può assumere: ho visto che nella canzone dei Subsonica ci sono parecchi ganci e ne prendo uno, ossia “come ti nutrirai?“.
Nutrirsi non solo di cibo, ma anche di emozioni. Nutriamoci di pensieri coraggiosi, radicali ma anche gentili, che ci aiutino a sviluppare quella parte del cervello che sa cooperare e collaborare piuttosto che competere. E in ambito cibo con meno carne: non sono ancora una vegetariana, però ho indotto moltissimo l’apporto di carne nella mia dieta. Basta guardare tutta la filiera e ad esempio la deforestazione per coltivare i cereali che servono a nutrire gli animali (a loro volta trattati con estrogeni e antibiotici). Tutti questi erano infelici e poi arrivano sulla nostra tavola. Ecco, un gesto concreto che ognuno di noi può fare è ridurre l’apporto di carne e assicurarsi che quella comprata e da mangiare sia di animali trattati bene.