Cosa ricorderai?
È un quesito importante su cui interrogarsi. I primi ricordi che ho di questo periodo di lockdown sono le chiusure e le asocialità. La domanda è fondamentale per pensare a quello che è stato, a quello che possiamo fare nel presente e a ciò che possiamo realizzare nel futuro. La pandemia ha portato a riflettere, reinventarsi e costruirsi un domani migliore. Io, che vengo dal mondo dello sport, ho sentito la necessità di fare attività fisica, studiarmi e imparare nuove tecniche: questo è stato fondamentale per attraversare il periodo, per viverlo serenamente – se così si può definire – e guardare avanti. Mi sono inoltre resa ancora di più conto di quanto lo sport sia importante, come valvola di sfogo, forma di benessere e socialità e come possa farci stare bene sempre. Penso che insieme alle varie forme di arte e cultura, anche lo sport si ritagli una parte importante in questa pandemia e tutti abbiamo sentito la necessità anche di una passeggiata, stando all’aria aperta e incontrando persone.