A tu per tu con Michelangelo Pistoletto: episodio speciale della rubrica “Arte dell’equilibrio/Pandemopraxia”
In una nostra nuova intervista il maestro biellese ha commentato il successo dell'iniziativa editoriale - giunta a 50 contributi - lanciata dal nostro Journal e ideata dal direttore di Cittadellarte Paolo Naldini. Michelangelo Pistoletto delinea l'importanza del progetto: "È necessario - ha affermato - che ogni persona che viene a contatto con l'altra attraverso questo appello, esprimendo il proprio pensiero, riesca nella molteplicità a trovare risposte che producono qualcosa di effettivo, perché da soli difficilmente si riesce a realizzare ciò che si desidera".

Era aprile, quando, in piena emergenza Covid-19, Cittadellarte lanciava l’iniziativa Arte dell’equilibrio / Pandemopraxia. Diventata in seguito un appuntamento fisso sulle pagine virtuali del nostro Journal, la rubrica era orientata a dar voce – e tuttora si rivolge – a tutti i soggetti attivi nella propria comunità con pratica e pensiero di prosperità sostenibile. Ispirandosi alla canzone dei Subsonica dedicata al Terzo Paradiso, il progetto si articola a partire da una serie di domande chiave indirizzate a tutti i nostri utenti e lettori digitali, oltre agli ambasciatori Rebirth, collaboratori e partner di Cittadellarte: “Come sorriderai? Che aria respirerai? Come ti vestirai? Quale lingua parlerai? Come saluterai? Come lavorerai? In che cosa crederai? Quali sogni sognerai? Come ti nutrirai? Cosa ricorderai? Cosa penserai? Cosa produrrai? Come ti divertirai? Su cosa ti impegnerai? Come comunicherai? Dove abiterai? Come curerai? Come giudicherai? Cosa acquisterai? Cosa venderai? Come viaggerai? Cosa offrirai? Chi incontrerai? Come agirai? Che decisione prenderai?

Il direttore Paolo Naldini aveva già ampiamente illustrato il dietro le quinte e le peculiarità di questo progetto nell’articolo Dalla pandemia alla pan-demopraxia, pubblicato sul nostro Journal il 14 aprile, e nel docu-film Pandemopraxia – Quasi un manifesto ai tempi del Coronavirus. Il riscontro è stato molto positivo: fino al 31 luglio abbiamo condiviso in rete 50 contributi di altrettanti ospiti. Michelangelo Pistoletto, prima che avviassimo la rubrica, aveva chiesto, in merito all’iniziativa, di “fare sentire la nostra voce”, invitando a prendere parte alla novità corale di ripartenza e rinascita. Ora, con l’inizio di settembre, continueremo a proporre nuovi contributi e, a questo proposito, abbiamo dialogato col maestro biellese per fare il punto sull’avanzamento del progetto. Vi proponiamo l’intervista al fondatore di Cittadellarte.

A maggio scorso, dopo aver riflettuto sul passaggio epocale che stiamo attraversando, hai sottolineato come la pandemia possa trasformarsi in un forte impulso verso il progetto di rinascita nel segno del Terzo Paradiso. Un processo che si sta articolando anche attraverso l’iniziativa lanciata da Cittadellarte Arte dell’equilibrio/Pandemopraxia, che ha già fatto registrare 50 partecipanti da numerosi ambiti del tessuto sociale. Che valore ha per te aver riscontrato questo seguito?
Per me ha valore il fatto che tutti abbiano modo di visionare quello che è stato scritto e pubblicato, per poterci riflettere. Non solo: i lettori, a propria volta, possono sentirsi partecipi nel formulare la propria proposta. Le risposte alla domande che abbiamo posto – il riferimento è a quelle della canzone Il Terzo Paradiso dei Subsonica attorno al quale si articola l’iniziativa Arte dell’equilibrio/Pandemopraxia, ndrpossono diventare un rilancio per nuove domande. I contributi arrivati, infatti, possono spingere a delle riflessioni ulteriori o a delle partecipazioni che diventano produttive quando si allargano a più persone.

I primi ospiti che hanno aderito a questo progetto – messo in luce dalle pagine virtuali del Journal – hanno dato il loro personale punto di vista sul futuro che ci attende nel post pandemia. Non solo, hanno fornito strumenti e suggerito possibili azioni per per far sì che la sostenibilità diventi sempre più parola chiave nella nostra vita quotidiana. Condividere, con questa iniziativa editoriale, una rete di riflessioni e azioni responsabili può essere ingrediente fondamentale per perseguire l’equilibrio trinamico a cui Cittadellarte lavora da decenni?
È necessario che ogni persona che viene a contatto con l’altra attraverso questo appello, esprimendo il proprio pensiero, riesca nella molteplicità a trovare risposte che producono qualcosa di effettivo, perché da soli difficilmente si riesce a realizzare quello ciò che si desidera. L’azione individuale è fondamentale, ma diventa società – e vero cambiamento al suo interno – quando è collegata con l’azione degli altri. Quindi continuare a fare proposte è importante affinché ci siano sempre nuove visioni, ma nel frattempo bisogna cominciare a collegarle.

È emblematico che all’iniziativa non abbiano preso parte solo personalità legate all’arte o ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso, ma anche giornalisti, architetti, giuristi e fashion designer, oltre a professionisti e ospiti di autorevolezza nazionale. Cosa ha spinto, secondo te, queste individualità – a loro volta rappresentanti di un settore di competenza, istituzione o realtà di diverso ambito – a partecipare alla nostra iniziativa?
La rigenerazione di una società richiede interventi in tutti i settori. A Cittadellarte abbiamo creato gli uffizi, e ognuno di questi rappresenta un ambito della società. Cerchiamo, attraverso la sensibilità e la responsabilità dell’arte, di connettere le necessità che nascono da ogni settore per creare una realtà complessiva. La partecipazione di professionisti nei vari campi rende quindi possibile entrare in uno scambio intersettoriale e in un dialogo che permettono di mettere a frutto la volontà di ogni persona… quindi di creare società.

L’iniziativa Arte dell’equilibrio/Pandemopraxia non si ferma, anzi, con i prossimi contributi vuole continuare a fornire un potente stimolo di rinascita ispirando tutti i nostri lettori. Hai un invito o un messaggio da rivolgere ai nuovi potenziali ospiti della rubrica?
La parola ‘Pandemopraxia’ richiede la conoscenza di cosa si intende per ‘demopraxia’*. Quindi bisogna prima di tutto spiegare che quest’ultima vuol dire riunire responsabili e rappresentanti di tutte le diverse imprese, sia private sia pubbliche (e per imprese si intende ogni organizzazione, associazione o ente) nei forum demopratici per rispondere insieme a domande comuni e fare proposte per una condivisa conduzione politica. Nel momento di pandemia mondiale diviene quindi necessario creare un incontro fitto tra le organizzazioni pratiche per risolvere i problemi locali e globali.

 


Ricordiamo come partecipare all’iniziativa: rispondendo attraverso un’interpretazione personale alle domande formulate nella canzone che nel 2014 i Subsonica hanno dedicato al Terzo Paradiso, si potrà condividere la propria personale riflessione sulle pratiche (i modi e i metodi) per avviare una rinascita in chiave di responsabilità e impegno nel post Coronavirus.
Ognuno, a seconda della propria personale esperienza e professionalità, potrà focalizzarsi su un tema specifico.
*Chi risponderà potrà fare riferimento anche agli spunti (‘algoritmi’) illustrati nel testo di Paolo Naldini: il senso dell’equilibrio (rappresentato dal Terzo Paradiso), l’Arte della Demopraxia e l’attività di ricerca intesa come diritto e gioia per ogni singolo individuo.
Crediti fotografici: Pierluigi Di Pietro.