Il 20 dicembre, con un giorno d’anticipo rispetto al Rebirth Day, verrà presentata per la prima volta nel cortile del Macro Asilo di Roma l’opera ‘La Bandiera del Mondo 1+1=3’, con la presenza degli artisti Michelangelo Pistoletto e Angelo Savarese. L’installazione, che sarà esposta nel cortile del Macro Asilo fino al 6 gennaio 2019, è a cura di Fortunato D’Amico, Francesco Saverio Teruzzi e Velia Littera. La composizione? Angelo Savarese ha realizzato 196 tele, in rappresentanza delle bandiere di altrettante nazioni, unendole fino a creare una rappresentazione del segno-simbolo del maestro biellese; tutte insieme, così, mettono il luce il concetto di unità ‘riflettendolo’ nella diversità. Nello specifico, l’opera è realizzata con un telaio di legno di 18 x 8 metri, che ‘accoglierà’ le tele di Savarese, grandi 40 x 40 centimetri ciascuna. “Ognuno degli stati del mondo – si legge nell’abstract dell’opera – è una parte di un insieme senza il quale non sarebbe possibile l’esistenza del singolo”. Espressioni d’arte che, quindi, si uniscono per trasmettere un messaggio comune: amare le differenze e concretizzare, attraverso l’arte, il principio trinamico citato nel titolo del lavoro, ovvero 1+1=3.
Così, ogni bandiera non rappresenta solo il proprio stato di riferimento, ma una specificità territoriale con una cultura precisa. Il simbolo di Pistoletto, a questo proposito, sembra suggerire il metaforico ingresso in una dimensione evolutiva dove non esistono separazioni, bensì una realtà senza confini dove i conflitti tra il globale e il locale trovano un punto di equilibrio nel Terzo Paradiso. “Io esisto – scrivono gli organizzatori nella pagina Facebook dell’evento – perché posso fare qualcosa per te e tu puoi fare qualcosa per me. Tu ed io, insieme, facciamo noi”.
Tornando alla performance, in programma alle 11 in via Nizza 138, è prevista anche la partecipazione di un gruppo di studenti delle classi terza media dell’Istituto Daniele Manin di Roma, che saranno protagonisti insieme agli artisti nel comporre la prima rappresentazione del simbolo nel cortile del Macro Asilo. L’obiettivo? Creare una forma d’arte pura, non controllata e spontanea.
Angelo Savarese e Michelangelo Pistoletto
“In un momento storico in cui si assiste alla disgregazione dei vecchi modelli di organizzazione territoriale e di potere – si legge nella nota stampa dell’evento – cresce il senso di disagio dei cittadini davanti alle prospettive di un futuro in cui le identità nazionali sembrano dileguarsi per l’incedere della globalizzazione. Le culture locali, continuamente contaminate da quelle di altri paesi a causa delle continue migrazioni in atto su tutto il pianeta, sono sottoposte a confronti che spesso generano conflitti e atti d’intolleranza e di violenza. Non siamo capaci di rispettare i diritti degli altri e pretendiamo di costruire un mondo migliore all’insegna della pace. Il simbolo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto è un segno di equilibrio, un gesto di condivisione, uno strumento ‘open source’ che dà a tutti la possibilità di lavorare insieme, ognuno portando il suo contributo, alla costituzione di un’opera d’arte unica e dove anche il ruolo dell’artista è messo al servizio della comunità”.