Albano Laziale, gli scout realizzano un nuovo Terzo Paradiso
Il 12 novembre, nella rotatoria di Piazza Mazzini, è stata inaugurata un'installazione ispirata al simbolo trinamico di Michelangelo Pistoletto. L'opera è stata realizzata dai gruppo scout "Agesci", dall'amministrazione comunale e da due attività del centro storico, l'Enoteca Io Vino e Il Salone Rampante, con la collaborazione del coordinatore degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso Francesco Saverio Teruzzi. 

Albano Laziale si tinge di arte socialmente impegnata e sostenibilità ambientale: domenica scorsa il comune della città metropolitana di Roma Capitale è stato teatro dell’inaugurazione di un’opera collettiva dedicata al Terzo Paradiso. L’installazione, ispirata al segno-simbolo dell’artista Michelangelo Pistoletto sul piano rappresentativo e contenutistico, ha visto impegnate in prima linea le nuove generazioni: il gruppo scout Agesci Albano Castello 1 ha infatti contribuito alla realizzazione e ha preso parte alla presentazione dell’opera ubicata nella rotatoria di Piazza Mazzini; i giovani, però, non sono stati i soli protagonisti, perché al loro fianco hanno lavorato in sinergia l’amministrazione comunale e due attività del centro storico, l’Enoteca Io Vino e Il Salone Rampante (la rotatoria è stata “adottata” da queste due realtà attraverso un bando pubblico). Tutti i protagonisti della nuova opera si sono inoltre avvalsi della guida di Francesco Saverio Teruzzi, coordinatore degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso, il quale ha sia illustrato i principi del simbolo trinamico ai presenti sia supportato gli addetti ai lavori nella costruzione dell’installazione.


Francesca Moroni e Claudio Brancher, i due commercianti di Albano, hanno messo in luce ai nostri microfoni i motivi che li hanno spinti a dar nuova vita alla rotonda: “È l’aiuola – spiegano – della Piazza più importante della nostra cittadina. Da qui l’idea di abbellire la rotonda d’ingresso di Albano si è fusa alla nostra passione verso l’arte del maestro Michelangelo Pistoletto. Pensare quindi al Terzo Paradiso come benvenuto per i passanti, è stato un tutt’uno. Per renderlo ancora più denso di significato abbiamo deciso di coinvolgere il gruppo scout del territorio, con bambini e ragazzi di ogni età”. Moroni e Brancher hanno poi dedicato un pensiero a chi si è impegnato nel dietro le quinte: “Un ringraziamento speciale va alla Fondazione Pistoletto e all’Associazione Artivazione per aver accolto la nostra richiesta e al Gruppo Scout Albano 1 per l’ingegno, la dedizione e la realizzazione, alle Istituzioni e a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’opera”. I due commercianti hanno inoltre rivolto una promessa alla città: “Le nostre attività si prenderanno cura della rotonda della Piazza principale di Albano perché ora accoglie un’installazione realizzata da bambini e ragazzi del nostro territorio ispirata ad uno degli artisti viventi di arte contemporanea più rilevanti al mondo”.


Francesco Saverio Teruzzi (nella foto sopra) ha poi spiegato com’è stata composta l’opera: “Si tratta di un Terzo Paradiso in legno, con la parte artificiale/tecnologica rappresentata da fili elettrici e pezzi di computer e quella naturale da formelle in legno dipinte dai ragazzi, ognuno con il proprio disegno, a raccontare piante, animali e simboli di sostenibilità e pace. Un gran bel lavoro improntato sui valori degli scout e della cittadinanza attiva”. Il coordinatore degli ambasciatori, nonostante segua le attività legate al segno-simbolo del maestro in ogni zona della nostra penisola e in tutti i Paesi del mondo, non ha nascosto un’emozione particolare nell’illuminare nuovamente la sua città di arte: “Ad Albano Laziale, dove abito, ho realizzato il mio primo Terzo Paradiso, era il settembre del 2011. Negli anni, grazie sia all’amministrazione comunale sia alle scuole e ai tanti amici e concittadini, il simbolo e i contenuti del simbolo trinamico, della Mela Reintegrata e di Cittadellarte sono stati una costante ad Albano. Un’azione – ha concluso – che evidentemente ha portato i suoi frutti perché l’installazione di Piazza Mazzini mi ha visto solo essere di supporto, perché ideata, pensata e realizzata interamente da Francesca Moroni e dagli Scout Agesci Albano Castello 1”.