Chi scrive, oltre ad essere cugina di Michelangelo Pistoletto ed ambasciatrice, con la sorella Laura, del Terzo Paradiso (penso la più piccola ambasciata, quella di Madonna della Losa, Gravere, frazione dove la famiglia Pistoletto possedeva case e baite per il soggiorno estivo) è insegnante presso la scuola primaria Salvador Allende di Rivoli da 36 anni. Chi scrive è anche la Vicepreside dell’Istituto Comprensivo Primo Levi cui appartiene la scuola Allende.
Il nostro rapporto, e per ‘nostro’ intendo quello di tutto il team docenti della primaria Allende, con l’arte contemporanea è storico. La presenza del Castello di Rivoli, Museo di Arte Contemporanea, con il suo Dipartimento Educazione ci ha sempre spinto verso lavori di ‘alta qualità’. Consideriamo Anna Pironti, Paola Zanini e tutto lo staff come le persone che in questi anni ci hanno insegnato ad amare l’arte contemporanea. Anni fa, nel 2003, Michelangelo Pistoletto fu ospite della scuola Allende perché realizzammo una serie di allestimenti ispirati alle sue opere. Il progetto in atto si chiamava SPAZIDARTE e l’obiettivo era quello di modificare gli spazi in cui gli alunni vivono quotidianamente.
L’arte è sempre stata al centro dei nostri progetti. I nostri alunni, fin dalla scuola dell’infanzia, visitano il Castello, lavorano nei laboratori, conoscono i nomi dei grandi artisti contemporanei e sanno comprendere il significato di parole come ‘natura’ e ‘artificio’. Nella nostra scuola c’è un Terzo Paradiso, installazione permanente: fu realizzato con i tappi proprio perché allora lavorammo sulle tematiche ambientali. Riprendere quindi, in occasione della giornata contro il bullismo, il segno-simbolo di Pistoletto è stato molto facile. L’immagine dell’artista che disegna un Terzo Paradiso e scrive ‘Io – Tu – Noi’ è stata l’imput su cui i 165 bambini, dalla prima alla quinta, hanno lavorato.
Dietro la performance realizzata venerdì 7 febbraio ci sono stati momenti nelle singole classi: la visione di film, le più semplici filastrocche per i più piccoli, la storia del Brutto anatroccolo, le riflessioni più approfondite, per i più grandi, sul Terzo Paradiso, l’attività nella quale una classe ha dipinto diverse volte il segno-simbolo mescolando i colori primari per ottenere quelli secondari al centro… tutto ha fatto sì che i bambini individuassero tutto ciò che può ‘eliminare le distanze’ e che ci fa diventare un ‘noi’ per essere uniti nelle differenze.
Prima della performance, in cortile, tutti i bambini hanno raccontato il lavoro delle singole classi presentando cartelloni e manifesti. Formando il Terzo Paradiso, tutti, rigorosamente vestiti di blu perché è il colore del nodo contro il bullismo, i bambini avevano tra le mani un cartoncino con un biglietto su cui erano scritte parole contro il bullismo.
Un grande urlo “No al bullismo!” ha segnato la fine della performance.