Che relazione c’è tra il batterio della Xylella, che ha contagiato oltre 21 milioni di ulivi in Puglia con oltre 8mila chilometri quadrati di territorio infettato pari al 40% della regione, con l’arte? La risposta è un evento che unirà cultura, linguaggio e rigenerazione, ossia Still Life / Ancora Vivi, organizzato con la collaborazione di Cittadellarte per l’apertura della 75esima edizione del Prix Italia¹ in programma a Bari dal 2 al 6 ottobre. L’evento in programma per il primo giorno del Festival – proposto con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Bari, la Fondazione Sylva e la Fondazione Dioguardi – verterà sulla realizzazione di un Terzo Paradiso utilizzando legno degli ulivi colpiti da xylella, patogeno batterico delle piante trasmesso da insetti. L’iniziativa vedrà il coinvolgimento gli studenti delle scuole superiori della città metropolitana di Bari, in un’azione collettiva di “Pace Preventiva” che mira a riqualificare un’area verde della città, ossia il Parco Maria Maugeri. “In occasione del 75° compleanno del più longevo premio radiotelevisivo al mondo, l’ulivo, simbolo del Prix Italia a Bari, si conferma icona di rinascita – si legge nell’apposita nota stampa – grazie all’opera straordinaria di Michelangelo Pistoletto, da sempre legato alla manifestazione internazionale organizzata dalla Rai e realizzata in collaborazione con la Regione Puglia”.
Il titolo dell’opera, volutamente bilingue, intreccio di lingue e concetti, rappresenta un invito a sfidare le definizioni tradizionali, aprendo le porte ad una riflessione sulla rinascita: “‘Still life’, termine ben noto nell’ambito artistico, è l’equivalente in italiano di ‘natura morta’. Questo concetto – viene specificato nella presentazione – si fonde magnificamente con le parole ‘Ancora Vivi’, creando un contrasto che richiama l’attenzione sulla possibilità di rinascita e rigenerazione”. La scelta dell’ulivo, inoltre non è casuale: ponendo questo albero da frutto sotto i riflettori si vuole sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale sul tema della fragilità non solo della pianta, ma dell’intero ecosistema. La notizia ha avuto eco nei media nazionali: il TGR Puglia, ad esempio, ha dedicato un servizio all’iniziativa (visionabile cliccando qui): “La distesa degli ulivi infetti sono simbolo di una natura letteralmente morta, ma grazie all’opera di Michelangelo Pistoletto – viene spiegato nel filmato – il legno degli alberi bruciati dalla xylella torna a nuova vita e si trasforma in oggetto d’arte (…). Al centro dell’iniziativa vi sarà la ricostruzione del Terzo Paradiso del maestro che rappresenta la terza fase dell’umanità, di perfetta connessione tra artificio e natura”.