Il Terzo Paradiso al MON – Museo Oscar Niemeyer è un progetto nato con l’intento di omaggiare il ventesimo anniversario del Museo progettato dal maestro brasiliano dell’architettura. Da un’idea di Consuelo Cornelsen, Nadia Calzolari e Giacomo Bassmaji in collaborazione con il Museo Oscar Niemayer, grazie alla direttrice Juliana Vosnika e al curatore Marc Pottier, il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto è stato scelto come simbolo di coesione e armonia tra le persone e la natura, in un periodo storico, successivo alla pandemia, in cui le persone sono state costrette a essere distanti tra loro; quest’opera di Michelangelo Pistoletto guarda positivamente ad un’unione tra loro. La formula 1 + 1 = 3 coniata dall’artista descrive in modo forte e non ambiguo l’importanza e la forza della collaborazione, infatti due persone che lavorano insieme hanno molto più impatto di una singola. Il percorso è stato suddiviso in tre tappe, e ha visto la partecipazione di 68 artisti provenienti dallo Stato del Paraná e dallo Stato di San Paolo. Il progetto artistico è stato curato da Consuelo Cornelsen con la collaborazione di Giacomo Bassmaji, ambasciatore Rebirth/Terzo Paradiso di Reggio Emilia, Fortunato D’Amico, curatore dell’artista italiano, e Nadia Calzolari, coordinatrice dei rapporti tra Italia e Brasile.
Gli artisti che hanno preso parte al progetto per trasmettere attraverso le loro opere il messaggio di Michelangelo Pistoletto sono i seguenti: Abrão Assad, Alberth Diego Murta Ribas, Alejandro Magnere, Alexandre Ruiz e Thais Saboia, Alfi Vivern, Aline Volpato, Ana Penso, André Azevedo, André Mendes, André Nacli, Christian Pentagna, Christian Ullmann, Cleverson Oliveira, Eduardo Bragança, Efigênia Rolim, Eliane Prolik, Emerson Persona, Luiz Pellanda e Aleverson Ecker, Fernanda Castro, Ernando Caldeira de Lacerda, Fernando Canalli, Fernando Velloso, Flávia Itiberê, Maurício Noronha e Rodrigo Brenner, Geraldo Zamproni, Guita Soifer, Hélio Leites, Henrique Hellström, Hugo Mendes, João Sarturi, José Antonio de Lima, Juliane Fuganti, Laura Miranda, Leandro Garcia, Leila Pugnaloni, Leonardo Franco, Leonardo Sokolovicz, Lilian Gassen, Livia Fontana, Lívia Piantavini, Lucas Machado, Luiz Martins, Mano Penalva, Marcelo Conrado, Marcelo Stefanovicz, Max Kampa, Mazé Mendes Nido Campolongo, Nino Cais, Patrick Afornali, Pedro Amin, Pedro Loyola, Pedro Sunyé, Rafael Silveira, Rimon Guimarães, Rodrigo Sasi, Rogerio Ghomes, Ronald Simon, Tatiana Stropp, Tom Lisboa, Toni Graton, Tony Camargo, Verônica Filipak, Vilma Slomp, Washington Silvera.
Michelangelo Pistoletto ha omaggiato il MON con una lectio magistralis in cui ha dialogato con Fortunato D’Amico ripercorrendo tutte le fasi principali della sua carriera e del suo lavoro, dai primi quadri fino al Terzo Paradiso e ai Forum che stanno svolgendo in tutto il mondo. Si è soffermato sul tema dei quadri specchianti, la sua vera rivoluzione artistica, partita con lo studio dell’io che l’ha portato a capire che l’artista lavora per la società: per questo era giusto far entrare le persone all’interno dei suoi quadri. Poi sul tema della Trinamica, in cui il tre rappresenta sempre una nascita, che avviene per combinazione fortuita, o voluta, fra due soggetti. La Trinamica si attua nel processo di congiungimento, connessione, combinazione, coniugazione, interazione, fusione di due elementi in sé semplici o complessi; il fenomeno avviene in chimica e in fisica, si estende nella fisiologia dei corpi e arriva a comprendere la vita sociale nei suoi aspetti culturali, politici, economici e religiosi. Il segno-formula della Trinamica, assunto anche come simbolo del Terzo Paradiso, disegna tre cerchi allineati. I due cerchi esterni rappresentano tutti gli opposti e comunque ogni dualità. Il teorema della Trinamica identifica nel cerchio centrale, generato dalla congiunzione dei due cerchi esterni, un terzo soggetto prima inesistente. La Trinamica agisce nella sfera naturale così come in quella artificiale, includendo ogni ambito e aspetto della società umana.
Gli artisti hanno lavorato circa un mese sulle loro opere, dialogando in modo continuativo con Consuelo Cornelsen e cercando alcune interazioni con l’ambasciata di Reggio Emilia. L’installazione è stata inaugurata il primo dicembre durante una cerimonia ufficiale a cui ha partecipato la Soprintendente generale alla Cultura dello Stato del Paranà Luciana Casagrande Pereira. Per l’occasione, il Terzo Paradiso è stato posizionato sul grande prato del MON, accanto al famoso Occhio disegnato dal maestro dell’architettura brasiliana Oscar Niemayer. Il primo dicembre durante l’inaugurazione tutti gli artisti hanno partecipato alla performance di posizionamento delle tele sopra ai cavalletti in legno, l’evento ha attirato un numeroso pubblico che ha voluto omaggiare l’artista italiano.
L’ultima fase del progetto si è svolta a fine gennaio del 2023 in cui gli artisti hanno partecipato al Forum di Curitiba, un evento collaborativo che ha visto la presenza di Giacomo Bassmaji e Nadia Calzolari che, utilizzando il Metodo Demopratico, hanno coinvolto i partecipanti. Il metodo avviato da Cittadellarte ne fa riferimento primario, utile a definire i principali ambiti di azione, in connessione con le necessità territoriali. Il metodo demopratico si articola in un percorso di tre fasi operative: Mappatura, Forum, Cantiere. Il coordinamento del percorso è condotto dalle ambasciate Rebirth/Terzo Paradiso, soggetti indipendenti che compongono una rete internazionale connessa a Cittadellarte-Fondazione Pistoletto. Durante il Forum, che si è svolto presso il MON, ci sono stati incontri con gli artisti, architetti, designer, intellettuali, bambini, scuole e si è lavorato sulle emergenze globali in tema di sviluppo sostenibile in accordo con i 17 punti dettati dalle Nazioni Unite sintetizzati nell’Agenda 2030.
Abbiamo organizzato due giornate di coinvolgimento, entrambe prevedevano un momento di lezione frontale, successivamente il momento di dialogo tra le persone divise in gruppi e la presentazione finale svolta da ogni capogruppo per raccontare la sintesi dei ragionamenti e delle idee discusse in precedenza. Durante la giornata si è parlato di come l’arte può entrare nel processo di trasformazione della società. Fernando Canalli, uno degli architetti che ha partecipato, ha proposto di fissare un incontro ogni mese, come finestra dell’arte sulla città di Curitiba, per attivarsi e lavorare insieme per fare proposte di trasformazione della città. Il giorno successivo, in collaborazione con il designer Christian Ulmann abbiamo lavorato con un gruppo di bambini e le proprie famiglie, ci siamo concentrati sul concetto di 1+1=3 utilizzando il disegno come metodo di apprendimento lavorando sul concetto della condivisione e del lavoro di gruppo che permette all’individuo di mettersi alla prova, confrontarsi e dialogare con gli altri.
Il percorso del Forum di Curitiba proseguirà tra le persone che hanno partecipato, gli artisti che hanno imparato a lavorare insieme e a confrontarsi e a tutte le donne e gli uomini che hanno collaborato a questa opera collaborativa importante, nelle loro famiglie e nella società per creare un cambiamento responsabile delle persone, per lavorare per la pace e in armonia con la natura.
Giacomo Bassmaji