Diritto al cibo e sovranità alimentare, a maggio il secondo Rebirth Forum di Ginevra
Il Refettorio di rue de Lyon ospiterà dal 29 al 31 maggio la seconda edizione dell'appuntamento che porterà esperti di ambiti legali, di advocacy, marketing e di raccolta fondi ad affrontare i molteplici aspetti legati alla garanzia della sicurezza alimentare. Gli organizzatori, avvalendosi del metodo demopratico, mirano a “creare un framework - viene specificato nella presentazione - che tuteli e migliori l’accesso al cibo per ogni cittadino europeo”.

Nell’aprile 2023, il primo Forum democratico di Ginevra ha riunito leader, attivisti e organizzazioni globali per affrontare le questioni cruciali relative al diritto al cibo e alla sovranità alimentare. Questo evento innovativo ha portato alla formulazione del Manifesto sul diritto all’alimentazione di Ginevra, ottenendo un ampio sostegno da parte di organismi influenti come la FAO, l’IFAD e l’OMS, nonché l’approvazione dei relatori speciali delle Nazioni Unite sul diritto all’alimentazione e dell’attuale presidente del Comitato per la sicurezza alimentare mondiale. Nel 2024, sulla scia del successo del primo Rebirth Forum svizzero, verrà proposta la seconda edizione dell’appuntamento. L’evento, in programma a maggio, sarà teso a unire le parti interessate per una European Citizen Initiative – ECI incentrata sulla creazione di una legge sul diritto al cibo; i cittadini europei potranno così partecipare direttamente al processo legislativo, proponendo nuove leggi che mirino a sancire il diritto all’alimentazione in tutto il continente. “Sostenuto da organizzazioni internazionali e personalità autorevoli – spiegano gli organizzatori – il nostro Forum sarà una piattaforma per il dialogo, la collaborazione e l’azione pratica. Riunendo voci provenienti da vari angoli d’Europa, miriamo a tracciare un percorso collettivo verso il cambiamento legislativo, rendendo il diritto al cibo una realtà tangibile per tutti. Questo impegno si basa sull’eredità della prima Iniziativa dei cittadini europei (ICE) sul diritto all’acqua nel 2013”.

Dal 29 al 31 maggio 2024, la Fondazione Mater, l’Accademia di diritto internazionale umanitario e dei diritti umani di Ginevra, e altri partner convocheranno infatti un Forum di tre giorni per elaborare un’ICE sul diritto al cibo. Il riferimento, ça va sans dire, sarà il Manifesto sul diritto all’alimentazione, adottato a Ginevra nel marzo 2023 e tradotto in 14 lingue, e “sul lavoro collettivo – viene aggiunto nella presentazione – degli esperti europei di diritto all’alimentazione che analizzano il valore aggiunto per una giusta transizione verso sistemi alimentari sostenibili in EuropaIl traguardo a cui il Forum tende è chiaro: “Di fronte alle sfide globali, il diritto al cibo si pone come un diritto umano fondamentale e in Europa siamo impegnati a trasformare questo principio in una realtà tangibile. La nostra missione è chiara: creare un framework che tuteli e migliori l’accesso ad alimenti nutrienti per ogni cittadino europeo”.

La pluralità sarà una parola chiave: l’iniziativa favorirà un dialogo collettivo tra menti differenti, che, confrontandosi, affronteranno molteplici aspetti della sicurezza alimentare, dal settori legale all’advocacy e dal marketing fino alla raccolta fondi. “Abbiamo bisogno – spiegano gli organizzatori – di pubblicitari ed esperti di marketing per completare la lista dei partecipanti. Ciascun gruppo svolgerà poi un ruolo cruciale nell’elaborazione di una strategia globale”. Il lavoro collettivo si articolerà dunque attraverso tre macro-aree: la registrazione dell’ECI, l’avvio di una campagna strategica e il monitoraggio dei progressi. “Questo Forum – concludono gli organizzatori – segnerà l’inizio di un viaggio di trasformazione: un viaggio che darà potere ai cittadini, sfiderà lo status quo e si sforzerà di inserire il diritto al cibo nel cuore delle politiche europee. Insieme, facciamo una dichiarazione clamorosa che risuoni dal livello sovranazionale a quello locale, sostenendo un’Europa in cui nessuno soffra la fame e ogni cittadino goda del proprio diritto alla sicurezza alimentare”.