Un’iniziativa dedicata alle sperimentazioni artistiche ispirate ai capolavori dei Musei Civici: è questo, in sintesi, uno degli obiettivi di Musei a domicilio, appuntamento online proposto da Fondazione Brescia Musei per non fermare l’offerta culturale in questo periodo di chiusure dettate dalla pandemia. Come riportato in una nota nel sito ufficiale, il ciclo di appuntamenti social è dedicato al prossimo Brescia Photo Festival e presenta, tra numerosi contenuti, laboratori tematici online. Nell’ambito di questa rubrica, domenica 21 marzo è stato pubblicata una puntata intitolata Il Terzo Paradiso. Fare con le cose, ispirata – come si evince dal nome – al simbolo trinamico di Michelangelo Pistoletto. Può l’arte aiutarci a vivere in modo più responsabile, in armonia con il nostro pianeta e con chi lo abita? A partire da questa domanda chiave e dal Terzo Paradiso che il maestro biellese ha realizzato per il giardino del Museo di Santa Giulia, si è articolato il workshop artistico a cura dei Servizi educativi di Fondazione Brescia Musei.
“Vi racconterò – ha esordito la voce narrante nel video – una grande opera d’arte che Michelangelo Pistoletto ha realizzato nei giardini di Musei di Santa Giulia, intitolata Terzo Paradiso”. Dopo aver messo in luce il significato etimologico della parola ‘paradiso’ e averne evidenziato il legame con la nascita del segno-simbolo, ha delineato i suoi significati: “Il maestro, con questo simbolo, comunica che dobbiamo comportarci in modo responsabile per proteggere la vita di chi abita la Terra e il pianeta stesso”. In quest’ottica, nel filmato, vengono spiegati nel dettaglio – sempre rivolgendosi a un target di bambini – i principi del simbolo, evidenziando il legame e la sintesi tra il paradiso artificiale e quello naturale. “Attraverso l’azione creativa, cioè la realizzazione di quest’opera d’arte che si costruisce tutti insieme, è possibile immaginare un mondo migliore dove vivere”.
Nel filmato sono poi stati elencati i materiali dell’opera ubicata nel giardino del Museo di Santa Giulia: il paradiso della natura è posizionato a terra, composto da pietre antiche che provengono dai depositi del museo; quello dell’artificio è fatto di metallo e si trova sulla parete di un edificio contemporaneo; il Terzo Paradiso è infine realizzato per metà a terra e metà sulla parete. “Così si comprende – ha concluso la curatrice del filmato – come il cerchio centrale sia l’unione ma anche l’intersezione tra i due cerchi opposti”. Il video si è poi chiuso con il laboratorio didattico per i più piccoli ispirato e dedicato al simbolo trinamico.