“La Bandiera del Mondo 1+1=3”, a Reggio Emilia il Terzo Paradiso dialoga con l’architettura
La "Bandiera del Mondo 1+1=3" del maestro biellese e di Angelo Savarese è stata installata in un'occasione e un contesto ideali per veicolare parte dei messaggi dell'opera: è stata realizzata all'intero del festival "RIGENERA" - nato per restituire una funzione sociale all'architetto facendo rete con tutte le arti - e nella città dove è nata - il 7 gennaio 1797 - la bandiera italiana.

Ripartire dalla memoria architettonica per promuovere una città più sociale, creativa, innovativa: è questo l’obiettivo della prima edizione di RIGENERA, il Festival dell’Architettura promosso dall’Ordine degli Architetti di Reggio Emilia. Si tratta di una rassegna diffusa – cominciata il 14 settembre e andrà avanti fino al 18 ottobre – dedicata alle trasformazioni architettoniche, urbane e sociali e mirata a comprendere come l’architettura possa coniugare crescita, sostenibilità, socialità e memoria. La rassegna si articola attraverso un ricco calendario, sono infatti 33 le iniziative tra convegni, conferenze, workshop e performance che si tengono in alcuni dei luoghi più emblematici della rigenerazione e dell’architettura di Reggio Emilia. Tutte le iniziative, nella loro strutturazione contenutistica, sono divise in 4 tematiche: conoscere, diffondere, comunicare e integrare. Nell’ambito di quest’ultima sezione (che propone di far dialogare contenuti e competenze interdisciplinari, valorizzando la dimensione dell’architettura contemporanea come strumento che contribuisce a cambiare la realtà sociale), il 19 settembre è stata installata, con la consueta performance collettiva, La Bandiera del Mondo 1+1=3.

L’opera di Michelangelo Pistoletto e Angelo Savarese – che propone 196 tele, in rappresentanza delle bandiere di altrettante nazioni, unendole fino a creare una rappresentazione del Terzo Paradiso – ha trovato luogo all’interno dei chiostri di San Pietro, un edificio monumentale della città che è stato riaperto da 10 anni, ma è completamente accessibile solo da due; un posto storico che rappresenta al meglio l’idea di luogo rigenerato, come evocato dal nome del festival.
Ai nostri microfoni è intervenuto Giacomo Bassmaji, uno degli organizzatori della rassegna e, nello specifico curatore dell’evento – insieme al coordinatore del progetto Rebirth/Terzo Paradiso Saverio Teruzzi, al collaboratore di Cittadellarte Fortunato D’Amico e  naturalmente all’artista Savarese* – per illustrare l’importanza di ospitare l’opera a Reggio Emilia: “La Bandiera del Mondo 1+1=3 – ha esordito – è perfetta per indicare il quarto tema della rassegna: integra l’arte contemporanea all’interno di un dialogo con l’architettura e la città. È stato significativo proporre la performance nella città dove è nata la bandiera italiana, ossia il il 7 gennaio 1797, anche data della nascita della bandiera della Repubblica Cispadana. In città è una ricorrenza molto sentita e ogni anno si tiene una festa dedicata con autorità nazionali. Reggio Emilia, inoltre, è da sempre molto attiva sul dialogo interculturale e, in quest’ottica, l’opera è davvero appropriata”.

La Bandiera del Mondo 1 + 1 = 3Michelangelo Pistoletto – Angelo SavareseA cura di Fortunato D’Amico e Francesco Saverio TeruzziReggio Emilia 19 settembre 2020Festival RIGENERA dell’Architettura di Reggio Emilia.Performance a cura di Giacomo Bassmaji#michelangelopistoletto #angelosavarese #labandieradelmondo #rigenera #festivalarchitettura #architettireggioemilia #RIGENERA2020 #reggioemilia #architettiitaliani #arte #art #artecontemporanea #contemporaryart #rigenerazioneurbana #paesaggi #landscape #aguzzoliarredamenti @giacomo_bassmaji @labandieradelmondo @terzo_paradiso_rebirthday @angelo_savarese_artist

Pubblicato da Cittadellarte-Fondazione Pistoletto su Domenica 20 settembre 2020

Anche la composizione dell’opera è stata ‘multi-etnica’: per la realizzazione è stata coinvolto il Centro Interculturale Mondinsieme che ha coinvolto persone e comunità straniere. “La rassegna era in programma a maggio e giugno scorsi, ma è stata rimandata per la pandemia. Siamo comunque riusciti a dare il via all’iniziativa a settembre e, a causa dell’emergenza Covid-19 – ha concluso Giacomo Bassmaji – ho dovuto organizzare squadra di volontari che collaborassero per gestire il pubblico. Ringrazio, a questo proposito, i giovani del servizio civile che hanno dato un gran supporto”.
Nell’ambito di RIGENERA, si è anche tenuta una conferenza che ha messo in luce l’operato di Cittadellarte e i messaggi che La Bandiera del Mondo veicola. Al talk sono intervenuti Giacomo Bassmaji, Saverio Teruzzi, Fortunato D’Amico, Serena Foracchia (coordinatrice del festival) e il sindaco della città Luca Vecchi, che ha poi partecipato alla performance posando l’ultima bandiera dell’opera, simbolicamente (per l’occasione) quella italiana.


Crediti prima immagine di copertina: Emiliano Paolucci.
Crediti seconda immagine di copertina: Tommaso Cabassi.