Connessione, interazione, dialogo, generazione, collettività, responsabilità, società, scienza, arte: sono numerose le parole chiave che si potrebbero associare all’iniziativa di arte socialmente impegnata che si è ispirata al Terzo Paradiso tenutasi il 19 settembre presso la Tenuta Presidenziale di Castelporziano con la partecipazione di persone neurotipiche, neuroatipiche, bambini e adulti; la giornata, organizzata da Fondazione Pistoletto Onlus e Connettivismo nel quadro del progetto Quirinale Contemporaneo della Presidenza della Repubblica, ha visto la direzione scientifica di Leonardo Zoccante e la direzione artistica di Matilde Nuzzo e Francesca Malverti con la collaborazione del coordinatore degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso Francesco Saverio Teruzzi. A Castelporziano è inoltre presente un’installazione del segno-simbolo di Pistoletto, realizzato nel 2020 per Quirinale Contemporaneo con essenze vegetali autoctone, messe a dimora lungo un tracciato di centosettanta metri su simbolo trinamico. La performance, che mirava a sciogliere il paradigma di diffidenza verso il diverso, è stata proposta da Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e Connettivismo nel quadro del progetto Quirinale Contemporaneo della Presidenza della Repubblica (tutti i dettagli in un nostro precedente articolo). Questa nuova iniziativa ha poi avuto una risonanza di assoluto rilievo: la performance è stata presentata il 29 settembre a Sergio Mattarella nell’ambito della festa di chiusura delle iniziative sociali della Tenuta Presidenziale di Castelporziano. “Ringrazio intensamente – ha affermato il Presidente della Repubblica – chi ha reso così coinvolgente questo nostro incontro, come la Fondazione Pistoletto”.
La realizzazione del simbolo del Terzo Paradiso formato da persone neurotipiche e neuroatipiche ha voluto dare risalto al valore che l’alterità e le differenze hanno in una collettività partecipata. “Nel solco dell’operato di Michelangelo Pistoletto – così gli organizzatori – emerge in maniera sostanziale la congiunzione di arte e scienza, nello specifico di arte e neuropsichiatria, da cui la stretta collaborazione tra il maestro e il dottor Zoccante: due mondi che a loro volta necessitano di un dialogo sempre più aperto e sincero affinché la società possa crescere forte di solide basi, strumenti e consapevolezze. Citando il fondatore di Cittadellarte, nel Terzo Paradiso si rende possibile l’equilibrio tra i vari aspetti della vita sociale. In esso si configura una civiltà in cui le differenze non vengono allontanate, ma avvicinate per produrre convergenza, convivenza, comprensione, condivisione, inclusione e scambio”.
L’ispirazione per l’iniziativa ha le sue radici nella teoria del Connettivoma – recentemente pubblicata dallo stesso Zoccante – un modello scientifico-interpretativo che supera l’approccio tradizionale ai disturbi dello spettro autistico, considerando quindi la persona nella sua totalità psico-somatica e non più solamente per gli aspetti neuro-psichici. Parimenti, la performance mirava a superare l’idea di accoglienza per giungere alla convivenza, condivisione e compartecipazione non solo nell’arte, ma anche nella quotidianità. “Proprio nella condivisione – ha affermato Zoccante – si stabilisce la realizzazione dell’inclusione e dell’integrazione, da cui l’intento della performance di plasmare un tempo e uno spazio di condivisione, dove la compartecipazione di un’attività pone le basi per modelli di convivenza”.
Saverio Teruzzi, che ha incontrato il presidente Mattarella nel contesto dell’incontro a Castelporziano, ha offerto ai nostri microfoni il suo sguardo dell’iniziativa: “Il Terzo Paradiso del Connettivismo a Castelporziano, realizzato grazie a una performance con ragazze e ragazzi neurodivergenti anche in maniera grave, con gli assistenti, le associazioni e, soprattutto, le famiglie, ha avuto un significato veramente importante. Devo dire che nell’insieme è stato ‘performativamente’ più semplice del previsto, forse per il valore del simbolo, oppure per quello stato tra la magia e la grazia che l’arte sa regalare. Non solo: per quanto mi riguarda non è mai stato così semplice e manifesto parlare di integrazione ed inclusione. A tal proposito, è stata fondamentale la visione del Presidente della Repubblica che ha deciso di aprire la residenza estiva ad anziani e diversamente abili. È stata – ha concluso il coordinatore degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso – una vera emozione lo stringergli la mano, il ringraziarlo e il sentirsi dire che lui ringraziava noi per l’attività che facciamo e, in particolar modo, Michelangelo Pistoletto per il Terzo Paradiso e il messaggio che con la sua arte porta nel mondo”.