Si chiude con un doppio appuntamento sul Senegal la kermesse culturale dedicata alla scoperta delle culture di quattro stati diversi. Si tratta del ciclo di iniziative titolato “Viaggio nelle altre culture”, organizzato dallo scorso anno dall’associazione “Le donne del Terzo Paradiso” di Palazzolo sull’Oglio (BS), che ha portato i partecipanti a conoscere quattro paesi geograficamente distanti rendendoli molti vicini. Vicinanza che emerge, infatti, nell’associazione stessa: le serate andate in scena si focalizzavano sulle nazioni delle stesse associate. In tutte le tappe del percorso socio-culturale – un “viaggio” in Marocco, Pakistan e in Italia – il filo rosso delle iniziative è stato la cucina (come scritto in un nostro precedente articolo). Nello specifico, gli eventi di ogni paese, ciascuno suddiviso in due serate, prevedevano un appuntamento culturale e uno culinario. Così sarà anche per i due eventi sul Senegal: il 14 marzo alle ore 20 la prima iniziativa alla “Casa della Musica” di Palazzolo in via V. Alfieri 7, che vedrà come ospite e relatrice Rokhaya Ba Toure, Console del Senegal a Milano; in programma, inoltre, anche le testimonianze delle associate Awa Kane e Adji Diauf. Ba Toure racconterà il Senegal e l’attuale situazione femminile, discutendo del suo paese dal punto di vista storico, politico e culturale. Le altre due relatrici che accompagneranno l’intervento della connazionale, invece, metteranno in luce il percorso che le ha portate a Palazzolo, in un intreccio di storie e aneddoti fra passato e presente.

(Due immagini scattate durante gli incontri precedenti)

Il secondo appuntamento, titolato “Lezioni di cucina Senegalese”, sarà ad ingresso libero previa prenotazione nella serata dell’11 marzo e si terrà il 19 dello stesso mese, alle 20, nella cucina dell’oratorio di San Sebastiano a Palazzolo, in via Palosco 5. Oltre a Awa e Adji, saranno presenti anche altre due associate del paese africano, Soda e Oummy, che prepareranno e insegneranno a cucinare due piatti tipici della loro tradizione: lo “yassa guinar”, uno speciale riso bianco con pollo e verdure, e il “lakh araw”, miglio con yogurt. “In attesa del quarto incontro – spiega la presidente de “Le donne del Terzo Paradiso” Maria Grazia Omodei –  che chiude il giro di iniziative volte a far conoscere i mondi delle nostre associate, posso dirmi molto soddisfatta. Il bilancio è positivo, con una media di un centinaio di partecipanti per serata. L’importanza di queste iniziative sta nella scoperta delle usanze e della cultura del prossimo: come può esserci un terreno d’incontro se prima non ci si conosce? Si tratta di primi approcci, ma fondamentali. A testimonianza delle mie parole – continua – ecco un aneddoto emerso durante gli incontri: una ragazza pakistana ci ha raccontato che quando frequentava le scuole medie capitava che venisse rimproverata dai docenti, perché non guardava negli occhi gli insegnanti. In realtà, nel suo paese, tenere lo sguardo basso significa portare rispetto, concezione opposta a quella italiana. Appurando certe cose, quindi, potrebbero essere evitati molti problemi”.
Un’interpretazione errata può portare a problemi più grandi nella vita quotidiana ed ecco che le iniziative dell’associazione vengono in aiuto per ovviare a disguidi simili a quello citato. Senza dimenticare l’altra “arma” vincente, il cibo, che, attraverso le tradizioni, unisce e crea relazioni tra le associate i partecipanti.

Per maggiori info è possibile scrivere una mai all’indirizzo ledonnedelterzoparadiso@gmail.com.