Rebirth Day, a Napoli i ragazzi immaginano la città dei sogni tra idee e pratiche
Presso l’Istituto Comprensivo Marino – Santa Rosa di Ponticelli, nella periferia orientale di Napoli, si è tenuta un'iniziativa ispirata e dedicata al Terzo Paradiso che ha visto protagonisti un centinaio di alunni. I giovani ragazzi, guidati dall'ambasciatore Rebirth/Terzo Paradiso Davide Carnevale, hanno anche indagato sul rapporto ideale tra cittadino e comunità. Scopriamo tutti i dettagli.

La città che sogno, desidero, immagino”: a partire da questa ‘traccia’, una scuola media e una elementare del capoluogo campano hanno dato voce ai propri studenti. Un centinaio di alunni, in risposta all’attività didattica, hanno offerto una propria visione con linguaggi differenti, dagli elaborati fino alle raffigurazioni. Prima di scoprire le peculiarità dell’iniziativa, bisogna fare un passo indietro al 19 dicembre scorso, quando l’ambasciatore Rebirth/Terzo Paradiso Davide Carnevale ha incontrato alcuni rappresentanti delle classi e ha illustrato ai giovani i significati del segno-simbolo di Michelangelo Pistoletto (alla stregua di un Rebirth Forum, due studenti per sezione hanno partecipato all’appuntamento e hanno successivamente riportato i contenuti dello stesso ai compagni).

Eccoci così all’evento del 21 dicembre – promosso da Cittadellarte e curato delle associazioni ‘Gioco Immagine e Parole’, ‘Leaf’ e ‘Connessioni Culture Contemporanee’ – tenutosi all’Istituto Comprensivo Santa Rosa di Ponticelli ubicato nella periferia orientale di Napoli. Durante l’appuntamento, organizzato nel contesto del Rebirth Day, gli alunni sono stati protagonisti di una performance artistica che li ha visti comporre un Terzo Paradiso ‘umano’: tutti i ragazzi e le ragazze, con il supporto degli organizzatori (Davide Carnevale, Mariarosaria Teatro e Giovanni Mangiacapra), si sono posizionati in modo da comporre il simbolo trinamico tenendo tra le mani un libro scolastico. Nel cerchio centrale, inoltre, alcuni scolari hanno dato vita a show di danza e teatrali; una libertà espressiva che ha liberato la creatività e le passioni artistiche dei partecipanti.

Al momento performativo è seguito quello pratico: i ragazzi sono stati invitati a condividere con i compagni e i docenti come immaginano il rapporto ideale tra cittadino e comunità, dando una riflessione, come accennato, sulla proposta “La città che sogno, desidero, immagino”. Ogni alunno ha dato una sua personale visione rispondendo a parole, con immagini o, addirittura, con la musica (nelle immagini). Alcuni esempi? “Io da solo non riesco a fare niente, tu da solo non riesci a fare niente, noi insieme riusciamo a fare tutto”, “La città che vorrei è quella che rifletta la pace nel mondo” e “Io desidero una città unita senza differenze di razza”, sono estratti significativi di alcuni elaborati degli studenti, dai quali si evince la contaminazione artistico-sociale del Terzo Paradiso. Ed è proprio sulla base delle loro riflessioni che partirà una nuova fase dell’iniziativa: nelle prossime settimane le classi partecipanti ideeranno possibili ‘oper-azioni’ virtuose da realizzare nel territorio.

Durante questa nostra celebrazione del Rebirth Day – spiega Davide Carnevalemi ha sorpreso vedere come i ragazzi siano riusciti ad esprimere l’importanza della collaborazione e dell’attenzione reciproca, verso l’altro e verso ciò di cui bisogna avere cura. Anche l’iniziale titubanza nel tenersi per mano durante l’ultima fase dell’iniziativa, per una timidezza naturale a quella età, è stata superata dalla loro giovialità, segno che questa generazione può essere artefice di un cambiamento collettivo verso una città ed una vita più sostenibile”.