È dall’anno scolastico 2017-2018 che l’Istituto di Istruzione Superiore Malpighi di Crevalcore (BO) partecipa al progetto Rebirth/Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto con le classi del Tecnico dell’Abbigliamento e della Moda. Ho portato avanti il progetto all’interno delle mie classi, promuovendo il tema della moda etica e sostenibile. In particolare, durante questo anno scolastico 2020-21, ho avuto la possibilità di connetterlo trasversalmente con Educazione Civica e specificatamente con l’Agenda 2030.
Ogni studentessa della quinta classe, inoltre, porterà la propria collezione personalizzata come elaborato per l’esame di stato, intrecciandolo con le altre materie.
L’obiettivo proposto alle studentesse è quello di progettare una collezione ispirata ai temi trattati, ovvero la sostenibilità ambientale e il simbolo del Terzo Paradiso dell’artista Michelangelo Pistoletto (incentrato sui concetti di natura e artificio). È stato richiesto di porre particolare attenzione ai tessuti utilizzati. L’intento è di stimolare la curiosità e la ricerca, oltre che di sensibilizzare gli studenti sulla qualità dei tessuti e sulla sostenibilità dei prodotti.
I capi di abbigliamento più diffusi sul mercato sono prodotti con fibre sintetiche, economiche e scadenti. Anche i capi più costosi sono spesso di qualità scadente. La concezione attuale di moda porta le persone a buttare i capi dopo pochi utilizzi perché ormai non più attuali. Questo fa accumulare rifiuti non biodegradabili e, oltre alla problematica dei rifiuti, dovremmo anche pensare alla qualità degli indumenti che indossiamo.
L’habitus esterna anche il nostro modo di pensare, trasmette dei messaggi, comunica. La moda etica e sostenibile deve tenere conto oltre che dell’inquinamento ambientale, anche delle condizioni dei lavoratori. È fondamentale quindi sensibilizzare gli acquirenti in modo che selezionino i prodotti anche per la qualità e la sostenibilità.
Bisogna poi tenere conto che i coloranti, i finissaggi e le nobilitazioni sono pericolosi oltre che per i lavoratori anche per la salute dei consumatori.
L’intreccio tra la natura e l’artificio nell’ottica della sostenibilità ambientale, la responsabilità che conduce ognuno di noi alle sue scelte, la partecipazione attiva e il rispetto per le diverse culture diventano i ‘fili conduttori’ della nostra progettazione pedagogica e artistica.
L’Istituto Superiore di Istruzione Malpighi di Crevalcore ha accolto come sempre con sensibilità ed interesse il progetto all’interno del proprio POF (Piano dell’Offerta Formativa) e, in quest’ottica, le studentesse e gli studenti hanno ideato le loro creazioni con particolare entusiasmo e passione. Tantissimi i nuovi spunti e le ricerche all’insegna della creatività e della consapevolezza che ogni nostro singolo piccolo gesto può fare la differenza.
La moda non può esimersi dalla responsabilità verso il nostro futuro. Non possiamo dimenticare, infatti, che è una delle aziende più inquinanti al mondo. Abbiamo il diritto e il dovere di capire come vengono prodotti i nostri capi in modo da scegliere con consapevolezza le fibre e i tessuti. È importante anche scegliere le aziende che rispettano maggiormente le persone e il pianeta.
Le creazioni delle studentesse e degli studenti dimostrano fantasia, personalità, consapevolezza e responsabilità.