Il Terzo Paradiso in un sito marchigiano dalla forte valenza storica: a Castelleone di Suasa, comune di piccole dimensioni nella regione del centro Italia, è in programma un’iniziativa dedicata ed ispirata al segno-simbolo di Michelangelo Pistoletto. È prevista, infatti, una nuova rappresentazione artistica nel contesto di un evento ad hoc che partirà alle 17 al Palazzo della Rovere (nelle sale del Museo Archeologico “Casagrande”), con l’inaugurazione della mostra “Burnum: dall’accampamento militare al municipio romano”. Si continua alle 18, presso Domus dei Coiedii (Area archeologica Pian Volpello), con la presentazione della campagna scavi 2018 e, alle 19, nell’Anfiteatro Romano di Suasa, andrà in scena la performance artistica. Tutti i presenti potranno partecipare alla particolare installazione collettiva, componendo i cerchi del Terzo Paradiso fino a creare una rappresentazione “umana”. Lo spettacolo suggestivo sarà documentato con un drone che filmerà l’esibizione artistica. In conclusione, sono previsti il brindisi e la performance titolata “Dalla terra alla Danza”.
Nel dietro le quinte dell’iniziativa figura l’ambasciatore Rebirth/Terzo Paradiso Raffaele Quattrone, che ha organizzato l’evento con Cittadellarte, Mario Borroni (Presidente Unpli Regionale) e Loredana Caverni (Presidente Unpli Provinciale), con il coordinamento di Marzia Lorenzetti dell’Associazione Turistica Pro Suasa.
“Da 50 anni – si legge nella pagina Facebook dell’evento – l’associazione Pro Suasa si adopera per valorizzare le risorse di un piccolo paese, Castelleone di Suasa, favorendo il senso di comunità coinvolgendo le persone, proponendo eventi, occasioni d’incontro e di crescita sociale e culturale. Da 30 anni il Comune di Castelleone di Suasa ed il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna sostengono le campagne di scavo di questo territorio che riserva, di continuo, preziose scoperte e colori sotto la polvere. Impegno, lavoro, ricerca, studio e collaborazione tra le persone sono rappresentati in un luogo, Suasa, raccontato oggi con il linguaggio dell’arte”. Il Terzo Paradiso, così, dialogherà col passato del sito archeologico volgendo la sua progettualità verso il futuro.
“Il Parco Archeologico della città romana di Suasa – spiega ai nostri microfoni l’ambasciatore Rebirth/Terzo Paradiso – sorge lungo una strada all’epoca arteria principale della città, che collega la costa adriatica agli Appennini. Siamo nella Valle del Cesano in provincia di Ancona e l’anfiteatro che ci accoglie è il più grande della regione. Merita una visita soprattutto per i bellissimi mosaici rinvenuti all’interno della domus dei Coiedii, famiglia romana di rango senatoriale. In questo contesto, così straordinario per celebrare i 50 anni di attività dell’Associazione Pro Suasa ed i 30 anni di collaborazione con l’Alma Mater, sono stati organizzati diversi eventi. Tra questi figura la performance organizzata da Marzia Lorenzetti dell’Associazione Pro Suasa in collaborazione con il sottoscritto. Ricordo che ne abbiamo iniziato a parlare quasi un anno fa e sono molto contento che oggi tutto quello che abbiamo progettato diventi realtà. Tutto per creare un dialogo tra antico e contemporaneo, tra passato, presente e futuro. Dialogo, unione, rigenerazione come condizione fondamentale della nostra esistenza al di là che sia passata o futura. Oggi portiamo in questo straordinario contesto il simbolo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto con tutta la sua forza sociale rigenerante, in un momento storico in cui abbiamo un bisogno smisurato di questa forza. L’unione deve essere più forte della divisione, deve andare oltre le differenze”.
Alle parole di Raffaele Quattrone fanno eco quelle di Marzia Lorenzetti: “Il senso di questa installazione sta nell’aver unito due ricorrenze, il cinquantesimo anno dalla costituzione della nostra associazione, che vuole valorizzare la collettività locale, e i 30 anni di attività della campagna di scavo, che si adopera per un’azione di ricerca e tutela del territorio. Abbiamo voluto esprimere questi obiettivi, in un luogo storico e a noi caro, con un linguaggio diverso, quello dell’arte sociale. Oggi sarà la nostra comunità (e non solo) a comporre il Terzo Paradiso: la rappresentazione sarà formata da archeologi, ricercatori, studenti che hanno collaborato alla campagna di scavo e tutti i visitatori presenti per l’occasione”.