“Il Terzo Paradiso: Intrecci d’oro” inaugurata a Monte Sant’Angelo la nuova opera di Michelangelo Pistoletto
L'installazione site specific del maestro è stata presentata il 2 ottobre presso il Battistero di San Giovanni in Tumba nell'ambito del programma di "Capitale cultura Puglia 2024". Questa versione del simbolo trinamico - curata da Tiziano Guardini e Luigi Ciuffreda - è stata realizzata con centrini, merletti e lavori al tombolo e macramè, frutto dell'arte di artigiani pugliesi e di preziosi corredi familiari recuperati.

Uno dei più grandi artisti dell’arte contemporanea italiana arriva a Monte Sant’Angelo, nella Città dei due Siti UNESCO, con una installazione site specific nell’anno speciale della Capitale della cultura della Puglia”. È stata annunciata così ai media la nuova opera di Michelangelo PistolettoIl Terzo Paradiso: Intrecci d’oro, inaugurata ieri presso il Battistero di San Giovanni in Tumba, detto ‘Tomba di Rotari’. In questa installazione i merletti, normalmente fragili e precari, vengono intrecciati e trasformati in una scultura eterna grazie a un trattamento di metallizzazione con ottone dorato realizzato dall’Azienda Materica; questo processo di doratura “non solo protegge il patrimonio artigianale – viene specificato nell’apposita presentazione –, ma lo proietta verso il futuro, rendendo eterno ciò che è effimero. Attraverso questa capsula del tempo, si intende preservare e valorizzare questo delicato ed antico lavoro artigianale, e riflettere sull’incertezza del futuro di queste tradizioni, rendendo omaggio alla loro immanenza e al loro valore culturale”. L’installazione del Terzo Paradiso, che sarà inizialmente collocata nella storica Tomba di Rotari e successivamente nel Castello di Monte Sant’Angelo, si propone infatti come attivatore culturale, un luogo di incontro, conoscenza e condivisione del sapere artigianale che caratterizza da secoli l’identità della regione. Sarà possibile visitare l’installazione nel Battistero di San Giovanni in Tumba tutti i giorni dalle ore 10-13/15-18 fino al 15 ottobre, fino a novembre negli stessi orari il venerdì, sabato e domenica e dall’1 dicembre al 7 gennaio tutti i giorni (info, costi e prenotazioni al +39 0884 562062).


I materiali
L’opera, che intende esplorare il delicato equilibrio tra passato e futuro attraverso l’antica tradizione tessile del territorio pugliese, è stata realizzata con centrini, merletti e lavori al tombolo e macramè, frutto dell’arte di artigiani pugliesi e di preziosi corredi familiari recuperati. E, a proposito di artigianalità e creatività, l’impronta dei curatori si vede. Sì, perché nel dietro le quinte dell’installazione figurano i fashion designer Tizano Guardini e Luigi Ciuffreda, che collaborano da anni con l’Ufficio Moda di Cittadellarte. “Questa installazione – hanno sottolineato – rappresenta un ponte tra passato e futuro, tra la fragilità e la forza, un simbolo di come l’artigianato, pur appartenendo a una dimensione delicata e antica, possa essere proiettato verso il futuro. Siamo orgogliosi di aver curato la realizzazione, con la supervisione del maestro Michelangelo Pistoletto e di Cittadellarte, di un’opera che non solo valorizza le nostre tradizioni, ma stimola anche la riflessione sulla loro preservazione e trasmissione alle future generazioni”. Il lavoro è stato realizzato con il contributo di Olga Pirazzi (responsabile Ufficio Moda di Cittadellarte) e Materica, partner per la metallizzazione. Non solo, vanno sottolineate le seguenti donazioni per la realizzazione dell’installazione: Maria Voto, Vico del Gargano; Made in Carcere Lecce; Made in Carcere Trani; Made in Carcere Taranto; Giuseppina Bisceglia; Matteo Ciuffreda; Maria Luce Carrozzo; Daniele Notaro; Ivette Santini; Giuseppina Ciuffreda; Liliana Vincitorio; Marco Delli Carri; A Putaiche di Peschici (mamma Lucia); Elisabetta Bertin; Tonia Maratea; Raffaella Palumbo; Lidia Li Bergolis; Anna Gentile.


La voce delle istituzioni
Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti – moderati da Pasquale Gatta (Coordinatore Monte Sant’Angelo Capitale cultura Puglia 2024) – Pierpaolo d’Arienzo (sindaco di Monte Sant’Angelo), Aldo Patruno (Direttore Dipartimento Turismo e Cultura Regione Puglia), Paolo Ponzio (presidente Teatro Pubblico Pugliese), Rosa Palomba (vicesindaco e assessore cultura e turismo Monte Sant’Angelo), Luigi Ciuffreda e Tiziano Guardini (curatori) e Michelangelo Pistoletto. Alla presentazione sono state protagoniste anche le nuove generazioni: hanno preso parte all’appuntamento anche le classi degli Istituti comprensivi ‘Giovanni XXIII’ e ‘Tancredi-Amicarelli’. “È un grande onore per Monte Sant’Angelo poter ospitare Michelangelo Pistoletto e una sua opera. Siamo riusciti – ha spiegato il sindaco – a coinvolgere in questo anno speciale per noi uno dei più grandi artisti nazionali dell’arte contemporanea. L’opera assume anche un grande ed importante significato: il Terzo Paradiso ci insegna che l’equilibrio tra natura e uomo dà vita a qualcosa di unico e meraviglioso; inoltre, simboleggia l’incontro tra l’io e il tu che diventa noi, un messaggio prezioso di comunità; infine, l’opera è dedicata alla fragilità del nostro patrimonio, in particolare dell’artigianato pugliese che con quest’opera viene ‘salvato’ e rilanciato nel futuro. Una bellissima operazione culturale che sono certo farà parlare non poco di noi”. Alle sue parole hanno fatto eco quelle del vicesindaco Rosa Palomba: “La Capitale regionale della cultura ci ha permesso di lavorare su grandi temi ed importanti eventi. Non solo concerti di artisti come Mecna, Daniele Silvestri e Nino Frassica, non solo edizioni speciali dei nostri grandi eventi – da Michael a FestambienteSud, dal Raduno dei Suonatori di tarantella al Corteo delle apparizioni fino a Mònde – ma una Capitale che vuole lasciare il segno con produzioni materiali ed immateriali. Penso alle residenze culturali, penso all’installazione ‘Fragments of reality’ al Santuario, alla mostra ‘Angeli’ nel Castello e a questa meravigliosa opera di Michelangelo Pistoletto – ha concluso – che diventa una vera e propria eredità culturale che lasciamo a Monte Sant’Angelo, al Gargano e alla Puglia”.