Nelle religioni monoteiste Dio è il simbolo per eccellenza (vedi “il simbolo” al passo XXIV del libro La formula della creazione). Il simbolo è un oggetto spezzato che richiama continuamente alla sua riconnessione. Fra due persone, due famiglie, due città, due nazioni le due parti dell’oggetto rimangono a testimonianza di un accordo, di un’alleanza. Il perfetto combaciare delle parti prova l’esistenza dell’accordo.
Dio è l’oggetto spezzato di un accordo, di un’alleanza estesa nella società umana. La formula della creazione rappresenta oggettivamente e praticamente la primaria dualità che dal vuoto ha generato e genera attivamente la connessione di tutti gli elementi, quindi essa è il “simbolo” universale primario, insito nello stesso esistente e comprende ogni sua parte.
Per sentirsi unita e intendersi praticamente l’umanità necessita del simbolo primario. Con la formula della creazione il “simbolo” dell’accordo umano si identifica nella realtà fisica dell’esistente.
Il simbolo-formula della creazione non è immobile, statico e assoluto ma è mobile, dinamico e relativo.
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