Dall’ottobre del 1975 al settembre 1976 Pistoletto realizza, all’interno dei nuovi spazi della Galleria Christian Stein di Torino (tre stanze collegate da altrettante porte allineate sullo stesso asse e di dimensioni simili a quelle dei quadri specchianti) dodici mostre consecutive, una al mese, ciascuna preannunciata da un testo dell’artista. Le stanze è il primo di quelli che verranno definiti “continenti di tempo”, cui seguiranno Anno Bianco (1989) e Tartaruga felice (1993). A questo specifico aspetto dell’opera di Pistoletto sarà dedicata la mostra Continenti di tempo presso il Musée d’Art Contemporain de Lyon nel 2001.
Le stanze
novembre 1975
Installazione, Galleria Christian Stein, Torino
Da sinistra: Gianfranco Benedetti e Pistoletto
Foto: P. Mussat Sartor
Le stanze
dicembre 1975
Installazione, Galleria Christian Stein, Torino
Foto: P. Mussat Sartor
Le stanze
gennaio 1976
Installazione, Galleria Christian Stein, Torino
Foto: P. Mussat Sartor
Nel lavoro di Pistoletto è peraltro ricorrente l’articolazione di processo creativo e dimensione temporale. Si possono ricordare ad esempio, oltre alle opere ed eventi già menzionati: Un libro, il lato letterario del quadro del 1970 (opera costituita da 31 tele rovesciate, ciascuna riportanti sulle traversine una frase firmata e datata, scritte tutte in un giorno); la mostra Tutte le donne, presso la Galleria dell’Ariete, sempre nel 1970 (durante il mese della mostra Pistoletto e Maria Pioppi dipingono le tele bianche inizialmente esposte in galleria); la mostra Il tempo dello specchio, al Magazin di Grenoble nel 1986 (nel mese della mostra Pistoletto ricopre di disegni neri tutte le pareti – 680 metri quadri – dello spazio espositivo, un ex capannone industriale).