Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, situata in un’ex manifattura di Biella acquisita da Pistoletto nel 1991, viene inaugurata ufficialmente nell’estate del 1998. A partire da tale data Cittadellarte ha costantemente sviluppato la sua struttura e i suoi programmi. Le sue finalità possono essere essere oggi riassunte in sintesi nell’“ispirare e produrre un cambiamento responsabile nella società attraverso idee e progetti creativi”.
La struttura organizzativa di Cittadellarte, come evidente nel suo stesso logo, si suddivide in Uffizi, ciascuno responsabile di un campo di attività. I progetti di Cittadellarte attivano a loro volta una fitta rete di collaborazioni con altri enti e soggetti in tutto il mondo, delineando così una “geografia della trasformazione”.
Ogni anno Cittadellarte assegna il Minimum Prize, un riconoscimento a chi avvia un cambiamento responsabile nella società. Il conferimento di tale premio nel 2005 a Richard Stallmann, iniziatore del movimento del Free Software e della libera conoscenza, è indicativo del crescente impegno di Cittadellarte nell’ambito della comunicazione.
Nel 2003 Pistoletto scrive il Manifesto dell’Arte e dell’Impresa, in cui sottolinea la necessità di sviluppare “prospettive di pluralità, di singolarità e differenza”, riallacciandosi alla tradizione rinascimentale di stretta connessione tra creatività, scienza e produzione, per controbilanciare, anche sul piano dell’economia, “il sistema onnivoro della omologazione globale”.
Nel 2003 il museo di arte contemporanea di Anversa, il MuHKA, dedica una grande mostra, intitolata Michelangelo Pistoletto & Cittadellarte &, al percorso che dall’attività artistica di Pistoletto porta alla nascita di Cittadellarte, alla sua attività e rete di collaborazioni.
Intro tratta da http://www.pistoletto.it/it/crono23.htm#.
Di seguito il testo di Michelangelo Pistoletto, del 2002, intitolato Cittadellarte e i suoi Uffizi.
Cittadellarte trae principio dal lavoro da me condotto, come artista, sullo specchio e con lo specchio a partire dal 1961. Il riferimento più significativo, a supporto dell’impegno assunto di trasformazione sociale responsabile, Cittadellarte lo trova nelle opere intitolate “Divisione – Moltiplicazione dello Specchio” che ho realizzato negli anni ’70. In quei lavori lo specchio è concepito come simbolo della totalità, per la sua facoltà di riprodurre, in modo identico, l’immagine di ogni cosa esistente.
La divisione a metà di uno specchio, preso a campione emblematico di contenitore universale, dà origine a due singoli specchi che riflettendosi l’uno nell’altro avviano, al loro interno, un’infinita serie di rimandi speculari.
Allo stesso modo, in matematica, la divisione di zero produce uno e uno che insieme fanno due. I due specchi, poi, danno seguito alla proliferazione dei numeri in quanto generano al loro interno, nel vicendevole rispecchiamento, l’immagine di un terzo specchio, di un quarto e così via fino all’infinito.
Passando dal virtuale al concreto, diremo che, per analogia, il contenitore primigenio di tutte le cose, concentrato nello zero, cioè nel nulla, si divide per creare materia, spazio e tempo nel proprio stesso seno.
A convalida ulteriore di quanto detto possiamo anche portare la testimonianza del sistema organico che in natura divide una cellula per formare due cellule che si dividono a loro volta fino al prodursi di un corpo.
La divisione dello specchio prova, così, che all’origine non esiste la moltiplicazione bensì la divisione. La moltiplicazione è stata concepita seguendo un’interpretazione inversa della realtà, in quanto si è chiamata moltiplicazione la suddivisione interna (progressivamente crescente) del nucleo universale.
Cittadellarte si è attivata nel processo di trasformazione sociale responsabile, che rappresenta la linea guida di tutte le sue attività, proprio attenendosi a quelle specifiche cognizioni. Il suo impegno ad apportare nuovi significati e nuovi valori alla formazione di una civiltà globale fa leva, dunque, sul principio della divisione quale accadimento germinale della creazione.
Da questo principio nasce infatti il concetto di condivisione che assumiamo a matrice di una concezione dei rapporti umani radicalmente differente dalla logica della moltiplicazione che regge il sistema dell’accumulazione, dell’accorpamento e dell’occupazione possessiva.
L’atto simbolico di divisione dello specchio non solo ci conduce direttamente ad assumere il valore della condivisione come principale riferimento in ogni campo della pratica sociale, ma forma e guida la stessa organizzazione strutturale di Cittadellarte. Porta cioè le regole che riflettono l’intelligenza della natura a definire l’articolazione complessiva dell’impianto che contiene l’attività di questo centro.
Cittadellarte nasce, dunque, come spazio zero, cioè svuotato di tutti i fatti e i fenomeni che riguardano il contesto umano e sociale. Un vuoto però riempito magneticamente poiché, come lo specchio, riflette tutti quanti quei fatti e quei fenomeni.
Come specchio, o zero matematico, Cittadellarte è un nucleo primario.
Questo nucleo si divide in nuclei diversi che condividono l’impegno di trasformazione sociale responsabile. I nuclei, separati all’interno del contenitore originario, prendono il nome delle differenti parti che compongono la compagine sociale.
L’insieme dei nuclei, denominato Uffizi, dà forma organica all’intera attività di Cittadellarte.
Ogni nucleo costituisce un ufficio autonomo, ma interconnesso con tutti gli altri.
Gli uffici attualmente operanti sono dedicati specificamente all’arte, alla politica, all’economia, all’educazione, alla produzione, alla comunicazione, al lavoro e alla religione.
Altri, in formazione, riguardano la scienza, la filosofia, l’ecologia, il nutrimento, il diritto, lo sport.
L’Ufficio Arte si occupa soprattutto delle mostre e degli eventi; l’Ufficio Politica è principalmente dedicato al progetto “Love Difference – Movimento Artistico per una Politica InterMediterranea”; l’Ufficio Economia esplica un’attività di ricerca denominata “Organicità Economica”; l’Ufficio Educazione è rappresentato da UNIDEE – Università delle Idee; l’Ufficio Produzione elabora iniziative in cooperazione con l’industria, il commercio e le istituzioni pubbliche; l’Ufficio Comunicazione è attivo nelle diverse forme di interazione, diffusione e informazione, da Internet ai forum, all’ufficio stampa; l’Ufficio Lavoro è impegnato in progetti riguardanti la condivisione d’intenti tra imprenditori e dipendenti; l’Ufficio Religione apre lo spazio all’arte ai delicati argomenti spirituali e
religiosi nell’intento di creare nuovo pensiero.
Il nome riferito a ciascun ufficio, esistente o potenziale, reca un proprio motto indicativo:
Arte – al centro di una trasformazione sociale responsabile.
Comunicazione – io sono l’altro.
Diritto – alla sopravvivenza e pratica della comparazione internazionale.
Ecologia – bonifica planetaria.
Economia – traduzione dei valori, da monetari a umani.
Educazione – conoscenza tecnica ed esercizio immaginativo.
Filosofia – un pensiero basato sull’incontro degli opposti.
Lavoro – motivazione.
Nutrimento – fisico e mentale.
Politica – amare le differenze.
Produzione – ogni prodotto assume responsabilità sociale.
Religione – eliminare le distanze mantenendo le differenze.
Scienza – conoscenza.
Sport – la guerra pacifica