L’acqua, l’arte, riflessioni aperte sul futuro
Pubblichiamo un testo di Franco Piunti sul tema dell'acqua proposto in occasione del primo appuntamento del progetto "EU STARTS4Water" tenutosi a Cittadellarte. Il medico ed ex presidente dell’Associazione Tessile e Salute si è soffermato sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, approfondendo la relazione tra lavoro, ambiente e digitalizzazione, per poi focalizzarsi sul ruolo dell'arte e sulla cosiddetta etica della responsabilità.

Premessa 1
PNRR: Lavoro-Ambiente-Digitalizzazione
Da quando è nata, l’Europa ha dato un grande contributo a costruire riferimenti morali richiedendo nei bandi la definizione chiara degli obiettivi (etica dell’intenzione), la coerenza con la morale Kantiana sui diritti individuale e collettivi, e gli strumenti per la verifica delle azioni messe in campo (etica utilitaristica).
Sino agli anni ’90, tali riferimenti morali facevano riferimento ad una visione antropocentrica.
Nel frattempo le conoscenze scientifiche evidenziavano sempre di più i pericoli del cambiamento climatico e della riduzione della biodiversità; le scoperte dei processi evolutivi biologici e lo studio del patrimonio genetico e del sistema nervoso rilevavano la continuità biologica e le interazioni tra le specie biologiche presenti (pensiamo all’attuale pandemia); tutto ciò impone una riflessione sull’Antropocentrismo e sul modo con cui ci siamo raccontati la nostra storia o su come prevediamo il futuro.
L’etica della responsabilità nasce dalla consapevolezza dei limiti della realtà nella quale viviamo, tenuta insieme da delicati equilibri sostenuti da leggi fisiche, chimiche e biologiche tra loro interconnesse, la cui alterazione può determinare la morte della vita stessa e della sua coscienza, che è l’uomo.
Oggi si parla di post umanesimo e dell’etica della popolazione in riferimento al rapporto della specie umana con l’ambiente. Da qui la necessità che le nostre azioni devono essere pensate e realizzate tenendo conto dei nostri diritti, quelli dell’ambiente e quelli alle future generazioni. Questo nuovo e drammatico scenario può essere un’occasione per ricostruire una nuova etica che non cancelli i riferimenti morali precedenti cosi come si sono realizzati in Europa, ma li inglobi come in una matriosca. L’etica della responsabilità dovrebbe, utilizzando il metodo scientifico, contenere la misurazione continua delle azioni della specie umana sull’ambiente, considerare l’ambiente e le future generazioni come soggetti “altri” rispetto la nostra generazione e quindi portatori di diritti, per arrivare all’etica delle intenzioni, intesa come sforzo continuo nella realizzazioni di azioni quotidiane coerenti, basate sulla consapevolezza che una migliore qualità della vita personale dipende da una comunità inclusiva, rispettosa dell’ambiente, in un contesto democratico.
È la matriosca più piccola quella piena, quella che produce energia per supportare le altre etiche.
Questa energia nasce dal bisogno di dare un senso positivo/utile alla vita di ogni uomo chiedendo alla politica una visione del futuro in cui collocarlo in maniera attiva.

L’arte è lo strumento per fare sintesi emotiva dei vari strati della matriosca partendo dalla coscienza (meraviglia) che siamo temporanei osservatori privilegiati della realtà che ci circonda con l’obbligo morale di trasferire tale condizione alle future generazioni.
Gli obiettivi del programma europeo della next generation con la sostenibilità sociale, ambientale e la digitalizzazione concretizzano tali valori. L’Europa ha gli strumenti culturali, morali, legislativi e tecnici per tutelare i beni comuni più importanti quali la salute dell’uomo, degli animali e dell’ambiente in base all’etica della responsabilità.
In particolare l’etica della responsabilità è utilizzata, per legge, nella valutazione progettuale degli interventi umani che possono determinare rischi per l’uomo e per l’ambiente: l’impatto ambientale (VIA) e l’impatto sulla salute (VIS).
L’etica utilitaristica viene impiegata sia dai Dipartimenti di Prevenzione sia dall’ARPA, nella elaborazione degli indicatori di risultato sulla comunità, quali la speranza di vita, gli anni di vita guadagnati o persi dalla collettività umana, il benessere animale e la qualità delle matrici acqua, aria, suolo e biodiversità.
Tali indicatori sono necessari sia per individuare le priorità nelle scelte nell’ambito della programmazione, sia nella verifica dell’efficacia delle azioni attivate.
La produzione di questi dati e la loro elaborazione richiedono l’utilizzo di una Intelligenza Artificiale trasparente e credibile che utilizzi il metodo scientifico in un ambiente democratico.
Tra i temi etici nel mondo sanitario da affrontare con l’I.A., i più importanti sono l’affidabilità, la trasparenza e l’indipendenza dell’I.A., e come combinare i diritti individuali e l’interesse della comunità pubblica.
Tra i problemi dell’intelligenza artificiale, i principali sono la qualità dei dati immessi nel sistema, la difficoltà di comprendere le modalità con cui li elabora e l’utilizzo per scopi di interesse privato.
I Dipartimenti di Prevenzione e l’ARPA sono strutture pubbliche che producono dati sui beni comuni, teoricamente accurati, privi di pregiudizio, e uniformi su tutto il territorio nazionale. Nel prossimo futuro, tramite il machine learning e il deep learning, nel rispetto del diritto delle persone e delle istituzioni, degli animali e dell’ambiente, si potranno migliorare le conoscenze sulle varie interconnessioni tra uomo, biodiversità e biosfera.
l’I.A. utilizzata dai Dipartimenti di Prevenzione e dall’Agenzia per l’Ambiente può essere uno strumento per salvaguardare gli interessi della collettività, affidabile e trasparente.
La gestione dell’I.A. avrà sempre più bisogno di un fine ultimo dato dalla specie umana, e di continue verifiche sia in fase di programmazione, tramite l’etica della responsabilità, sia per la individuazione di tutte le interconnessioni morali e tecniche dei dati immessi; avrà bisogno dell’etica utilitaristica nella valutazione e controllo degli effetti sulla salute della biosfera; dovrà confrontarsi con i diritti individuali e rispettare l’emozione di prendersi cura dell’altro, uomo, animale, biosfera che sia, e soprattutto la sua ricerca infinita nel dare senso alla morte ed alla vita.

Premessa 2
L’etica della responsabilità quindi pone per la prima volta a confronto tre valori assoluti difficilmente conciliabili tra di loro. In un ambiente democratico, la strada per arrivarci è quella dell’utilizzo del metodo scientifico applicato all’Intelligenza Artificiale trasparente.
Le due gambe per avviare il percorso:
1) far parlare la natura dotandola di biosensori in grado di rendere visibile i suoi diritti/doveri, utilizzando l’intelligenza artificiale anche per costruire modelli previsionali in relazione alle prossime generazioni;
2) ridurre il consumo di beni materiali ed aumentare quelli valoriali creando nuove professionalità e creando nuove occasioni di lavoro.
L’arte deve essere la matrice emotiva di una nuova visione “positiva” stimolando riflessioni etiche, sperimentazione di nuovi comportamenti e nuove occasioni di lavoro.
L’idea per il biellese è quella di un nuovo “Patto della Montagna” tra produttori agricoli, allevatori, industriali e i consumatori (utilizzatori finali) per la valorizzazione economica di tutte le iniziative coerenti al minor consumo di acqua tramite una etichetta che racconti questa avventura.

Premessa 3
Acqua
I cambiamenti climatici interferiranno sulla quantità e qualità dell’acqua e sulla sua pericolosità per la specie umana e per la fauna e flora.
Obiettivi:
1) mettere in sicurezza l’assetto idrogeologico
2) bonificare i siti inquinanti
3) garantire il deflusso minimo vitale
4) mettere in sicurezza e ridurre la perdita dell’acqua per uso potabile e igienico sanitario
5) ridurre il consumo per allevamenti e industria
6) ridurre la pressione e gli impatti antropici
7) utilizzo dell’intelligenza artificiale gestita da organizzazioni indipendenti (presenza di tutti gli stakeholder) e coordinate dall’ARPA e dal Dipartimento di Prevenzione per una gestione coerente con i principi dell’etica della responsabilità
8) costruire una etichetta digitale che racconti l’avvio di nuova storia dei prodotti del distretto biellese in rapporto all’utilizzo dell’acqua.